Gregor Formanek lavorò come guardia nel campo di concentramento di Sachsenhausen, tra il 1943 e il 1945. E’ accusato di favoreggiamento dell’omicidio in 3.322 prigionieri
Ha cento anni, ma dovrà comunque affrontare un processo. La corte regionale superiore di Francoforte ha annullato la sentenza di un tribunale di grado inferiore secondo la quale Gregor Formanek, guardia nel campo di concentramento di Sachsenhausen, vicino a Berlino, tra il luglio 1943 e il febbraio 1945, non è idoneo a sostenere un processo a causa delle sue condizioni mentali e fisiche. Il tribunale di Hanau ha deciso di non aprire il procedimento nei suoi confronti, anche se l’uomo è accusato di favoreggiamento dell’omicidio in 3.322 prigionieri.
La Germania è impegnata per assicurare alla giustizia gli ultimi ex criminali di guerra nazisti sopravvissuti. Un’ex guardia di un campo nazista, John Demjanjuk, è stato condannato nel 2011 con l’accusa di aver fatto parte della macchina di morte di Hitler, nonostante non ci fossero prove che avesse ucciso direttamente qualcuno. Da allora, diversi ex lavoratori dei campi di concentramento sono stati giudicati colpevoli di essere complici di omicidio sulla base dello stesso principio.
Tra il 1936 e il 1945, nel campo di Sachsenhausen furono detenute più di 200.000 persone, tra cui ebrei, rom, oppositori del regime e omosessuali. Decine di migliaia di persone morirono lì a causa dei lavori forzati, degli omicidi, degli esperimenti medici, della fame o delle malattie prima che il campo venisse poi liberato dalle truppe sovietiche.