Malattie del fegato: presentato il Libro Bianco AISF 2024


Presentato nei giorni scorsi alla Camera il Libro Bianco dell’Associazione Italiana per lo Studio del fegato – AISF

I pazienti con diabete di tipo 2 e steatosi epatica non alcolica avrebbero un rischio più elevato di scompenso epatico e anche di carcinoma epatocellulare

Presso il Senato della Repubblica, nella cornice di Sala “Caduti di Nassirya” di Palazzo Madama, si è tenuta la presentazione del Libro Bianco AISF 2024. Un evento promosso dal Senatore Gianni Berrino, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Epatiti Virali e Malattie del Fegato”. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per analizzare le malattie epatiche e discutere interventi per un approccio sanitario integrato.

AISF, fondata nel 1970, con oltre 1000 soci provenienti da diverse aree di specializzazione (gastroenterologia, medicina interna, infettivologia, chirurgia, immunologia e scienze di base), promuove la divulgazione delle conoscenze scientifiche e l’avanzamento della ricerca in campo epatologico e per questo, in continuità con questa missione, rafforza la sua opera di informazione attraverso il Libro Bianco AISF dal titolo “Le malattie epatiche: definizione di ambiti e interventi per un approccio integrato”.

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Le malattie del fegato rappresentano un’emergenza epidemiologica e clinica sia a livello mondiale che nazionale, con forte impatto economico per il Servizio Sanitario Nazionale, e purtroppo con ancora molte barriere che impediscono una corretta ed efficiente gestione del paziente.

Il documento offre una panoramica completa sulle malattie epatiche, tracciando le priorità di intervento e suggerendo strategie per migliorare diagnosi, trattamento e prevenzione. Il Libro Bianco, infatti, sviscera diverse tematiche, in primis l’individuazione delle principali patologie del fegato, dalle epatiti virali alla steatosi epatica, dall’epatite alcolica alle malattie genetiche e rare, fino alle malattie autoimmuni e colestatiche, alla cirrosi epatica, alle neoplasie primitive e al trapianto di fegato, per poi suggerirne un trattamento olistico, andando ad indagare ciascun singolo aspetto che ne compone il quadro generale: dall’inquadramento epidemiologico a quello clinico e scientifico, analizzando poi le necessità dei pazienti, l’inquadramento normativo/regolatorio e organizzativo, per arrivare a delineare, con il supporto dell’analisi di dati forniti ed analizzati dalle istituzioni deputate a raccoglierli e trattarli, raccomandazioni concrete per migliorare il percorso di cura e la gestione della patologia.

La Conferenza stampa realizzata su iniziativa del Senatore Gianni Berrino in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare “Epatiti Virali e Malattie del Fegato” e AISF rappresenta un momento di confronto fondamentale per medici, operatori sanitari e istituzioni che mira a migliore gestione delle malattie del fegato.

Il libro bianco, il cui obiettivo è stato quello di inquadrare tutte le malattie epatiche, cercando di tracciare dei percorsi che favoriscano diagnosi, trattamento e prevenzione ha ricevuto la prefazione a firma del Senatore Gianni Berrino sancisce l’impegno della politica a supporto di questo ambito.

“Con questa Prefazione voglio ribadire il mio impegno personale e di Presidente dell’Intergruppo “Epatiti Virali e Malattie del Fegato” a lavorare in sinergia con AISF, affinché questo Libro Bianco possa rappresentare la base per una consensus proattiva, superare le attuali barriere strutturali e delineare la migliore strategia di gestione e cura del paziente. – ha commentato il Senatore Gianni Berrino, 10ªCommissione Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza Sociale, Senato della Repubblica, Presidente Intergruppo Parlamentare “Epatiti Virali e Malattie del Fegato Il lavoro portato avanti da AISF – Associazione Italiana per lo Studio del Fegato ha delineato l’attuale
scenario di riferimento per tutte le patologie croniche del fegato in Italia.

La Prof.ssa Vincenza Calvaruso, Segretario AISF e Professore Associato di Gastroenterologia presso l’Università degli Studi di Palermo, ha evidenziato l’importanza del documento, commentando – “Lo scopo finale di questo documento va oltre la semplice informazione, ma intende rappresentare uno strumento operativo per rafforzare e migliorare la comunicazione tra la comunità istituzionale, scientifica e i pazienti, stimolando anche il dibattito sui temi trattati. – continua Vincenza Calvaruso – L’auspicio è che, attraverso una stretta collaborazione tra tutte le parti coinvolte, si possa creare un consenso proattivo sulle raccomandazioni individuate, con l’obiettivo di migliorare significativamente la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie croniche del fegato, a beneficio di tutti i pazienti.”

L’approccio transdisciplinare applicato alla stesura del Libro Bianco ha permesso di coinvolgere diversi attori: comunità scientifica, enti istituzionali, associazioni di pazienti, accademia ed esperti di scienze giuridiche e diritto sanitario.

Sono intervenuti Alessio Aghemo, responsabile dell’UO di Medicina Interna ed Epatologia presso l’IRCCS Humanitas di Milano, e Ivan Gardini, Presidente dell’Associazione EpaC ETS, che hanno illustrato progetti e iniziative in atto per migliorare la qualità della vita dei pazienti con patologie epatiche.