L’incontro tra Meloni e Oran si è svolto questo pomeriggio, tanti i temi trattati: dal sostegno all’Ucraina alle norme sui rimpatri dall’Ue. In piazza la protesta di +Europa
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è congratulata con il primo ministro ungherse Viktor Orban per “la riuscita” della presidenza semestrale di turno del Consiglio dell’Unione europea, “in particolare per l’adozione della dichiarazione di Budapest sulla competitività, oltre all’apertura del primo capitolo dei negoziati di adesione con l’Albania e i progressi fatti con Bulgaria e Romania per quanto riguarda l’ampliamento dell’area Schengen”. Lo scrive palazzo Chigi in una nota al termine dell’incontro, che si è svolto nel pomeriggio.
“Facendo seguito ai colloqui nel corso dell’ultima visita a Roma del primo ministro Orbán lo scorso giugno, i due Leader hanno ribadito l’impegno a promuovere ulteriormente il partenariato bilaterale. Hanno espresso soddisfazione per i proficui rapporti commerciali (scambi dal valore di 14 miliardi di euro nel 2023), e la volontà di rafforzare ulteriormente gli investimenti e il commercio, soprattutto nei settori delle infrastrutture e dell’energia”, si legge ancora nel comunicato.
“AGGIORNARE NORME PER FACILITARE RIMPATRI DA UE”
La presidente del Consiglio e il primo ministro ungherese “hanno condiviso l’urgenza di un quadro giuridico aggiornato per facilitare, aumentare ed accelerare i rimpatri dall’Unione europea, con particolare attenzione al consolidamento del concetto di Paesi di origine sicuri“. Lo fa sapere in una nota Palazzo Chigi al termine dell’incontro.
“SOSTEGNO A PACE GIUSTA E DURATURA”
I due premier “hanno sottolineato l’importanza di esplorare nuove modalità per prevenire e contrastare la migrazione irregolare, nel rispetto del diritto UE e internazionale, sulla base del percorso avviato dall’accordo Italia-Albania”, si legge ancora nel comunicato.
L’incontro, spiega ancora Palazzo Chigi, “ha permesso di riaffermare l’importanza di contrastare la migrazione irregolare. I due capi di governo hanno auspicato un rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e di transito, per affrontare le cause profonde e per combattere il traffico e la tratta di essere umani al fine di prevenire perdite di vite e le partenze irregolari”.
I due leader “confidano di continuare a rafforzare il dialogo politico e a coordinarsi reciprocamente sui principali temi internazionali”.
“In particolare, hanno discusso della situazione in Medio Oriente, del loro sostegno a una pace giusta e duratura in Ucraina basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, e del loro impegno per la ricostruzione in vista della prossima Ukraine Recovery Conference che sarà ospitata dall’Italia nel luglio 2025″, si legge ancora nel comunicato.
“SU BALCANI OCCIDENTALI AVANTI IN SUPPORTO A INIZIATIVE NATO-UE”
“Hanno espresso soddisfazione per l’eccellente livello di cooperazione raggiunto in ambito Nato nei settori della sicurezza e della difesa, in particolare attraverso il supporto al battaglione multinazionale a guida ungherese da parte delle Forze Armate italiane (260 soldati)”, si legge ancora.
Meloni e Orban “hanno confermato che continueranno a garantire la presenza a supporto delle iniziative della Nato e dell’UE per la stabilizzazione dei Balcani occidentali, e hanno ribadito il loro forte sostegno al processo di allargamento dei Paesi della regione”, si legge ancora nel comunicato.
PROTESTA +EUROPA A PALAZZO CHIGI, MAGI: “ORBÁN ABUSIVO DANNEGGIA INTERESSI UE”
‘No ai servi di Putin in Europa’, ‘No al modello Ungheria’, ‘Il modello Ungheria che la democrazia si porta via’ e ‘Orban you are not welcome’. Sono i cartelli portati in piazza davanti a Palazzo Chigi da una delegazione di Più Europa, guidata da Riccardo Magi e Riccardo Della Vedova, in occasione dell’incontro tra la premier Giorgia Meloni e l’omologo ungherese, Viktor Orbán, presidente di turno del consiglio dell’Unione europea.
“Orbán ha utilizzato in maniera assolutamente abusiva e anti-europea, contro gli interessi dell’Europa, il suo ruolo”, ha attaccato Magi. “Ci teniamo che ci sia in piazza una voce forte, autenticamente europeista e federalista europea perché crediamo che il ruolo che sta avendo Orbán danneggi gli interessi dell’Europa e la possibilità che l’Europa faccia quel salto di qualità nell’integrazione politica che oggi è diventato quanto mai urgente”, prosegue Magi, che conclude: “Lo è di fronte alle sfide per la sicurezza europea, di fronte alla pressione dell’imperialismo putiniano sul quale Orbán è stato sempre abbastanza servile nei confronti di Putin, possiamo dirlo servile ed asservito e lo è ancora di più di fronte all’incertezza sul ruolo che avrà la nuova presidenza Trump rispetto agli interessi europei e rispetto alla sicurezza dell’Europa”.
“Diciamo ‘no’ al modello Ungheria che è stato indicato come modello ripetutamente da Salvini e da Meloni. È un modello liberticida, è un modello contro la libertà di stampa, contro le libertà individuali, contro i diritti civili, è il modello della democrazia illiberale ed è il modello di coloro che vogliono disgregare e distruggere l’Unione Europea nel momento in cui invece ne abbiamo più bisogno”, prosegue Benedetto Della Vedova, che conclude: “Spero che Meloni spieghi a Orban che l’interlocutore di Trump sarà l’Unione Europea e non i singoli Stati perché questo è il modo con cui Trump vuole svuotare di senso e di rilevanza l’Unione Europea”.
ORBAN DAL PAPA, FOCUS GUERRA IN UCRAINA
È durato, invece, circa 35 minuti il colloquio privato tra il papa e il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orban, che successivamente si è incontrato con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Miroslaw Wachowski, sottosegretario per i Rapporti con gli Stati.
“Nel corso dell’incontro in Segreteria di Stato, svoltosi in un clima cordiale- informa la Sala Stampa della Santa Sede- sono state sottolineate le solide e fruttuose relazioni bilaterali ed è stato espresso vivo apprezzamento per l’impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo e il benessere della società ungherese”.
Durante il dialogo, si legge nel comunicato, “ci si è soffermati soprattutto sulla guerra in Ucraina, ponendo attenzione alle sue conseguenze umanitarie e agli sforzi per favorire la pace”. Inoltre, “sono stati esaminati altri temi di comune interesse, quali la Presidenza ungherese del Consiglio dell’Unione Europea, il ruolo centrale della famiglia e la protezione delle giovani generazioni”.
Il Papa ha donato al premier ungherese un’opera in terracotta dal titolo ‘Tenerezza e amore’, oltre ai volumi dei documenti papali, al Messaggio per la Pace di quest’anno e al libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev. Orban ha donato al Santo Padre una copia della ‘Vita di Gesù Cristo’ di Padre Didon, del 1896, e una cartina della Terra Santa del 1700.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).