Stasera su Rai 5 in onda “Punto Nave – Mappe per l’immaginario”, il racconto del RomaEuropa Festival 2024
Un percorso attraverso i temi e le proposte del Romaeuropa Festival. Lo propone “Punto Nave – Mappe per l’immaginario”, in onda mercoledì 4 dicembre alle 21.15 in prima visione su Rai 5, condotto dalla giornalista Rai Serena Scorzoni. Il celebre Ref, grazie al quale la Capitale diventa un punto di incontro tra spettatori e artisti provenienti da ogni parte del mondo, è giunto alla trentanovesima edizione. Il dialogo tra le arti – danza, musica, teatro, nuove tecnologie – in rapporto alla complessità del presente, è quella soglia oltre la quale il Festival riesce a guardare alla contemporaneità e a scorgere il futuro.
È quello che racconta il direttore artistico Fabrizio Grifasi insieme agli artisti che da tutto il mondo arrivano a Roma per condividere le loro riflessioni con un pubblico sempre più numeroso.
La serata inaugurale del Festival promette emozioni doppie con un duplice esordio affidato al Ballet de l’Opéra de Lyon. Per prima cosa, la storica coreografia “Biped” di Merce Cunningham, padre della modern dance. Esperimento pionieristico nato nel 1999, “Biped”, fu una delle prime clamorose occasioni per combinare danza e moderne tecnologie, in una pièce in cui si fondono ballo, luce e immagini in movimento. Nella seconda parte della serata la nuova stella della danza internazionale, Christos Papadopoulos nello spettacolo dal titolo “Mycelium” esplora la vita segreta del mondo vegetale.
“Bello Mondo” è il titolo della performance che ha come protagonista all’Argentina la poetessa Mariangela Gualtieri, nonché fondatrice insieme a Cesare Ronconi di Teatro Valdoca, compagnia che ha segnato la storia del teatro contemporaneo italiano. La scrittrice propone uno spettacolo a tre voci, con Uri Caine al pianoforte e Paolo Fresu alla tromba. “Bello Mondo” è un canto alla terra. Una riflessione sull’agire non sempre saggio dell’uomo, sulla sua “grazia e la sua violenta sgraziataggine”.
Daria Deflorian porta sul palcoscenico “La vegetariana”, romanzo del premio Nobel per la letteratura Han Kang, scrittrice sud coreana. Si tratta di un testo sensuale, provocatorio che racconta la storia di una donna che sceglie di non mangiare più carne e che si avvia a un processo di radicale metamorfosi. Il Romaeuropa Festival intrattiene anche i più piccoli spettatori con il clown catalano Leandre Ribeira, riferimento internazionale nell’ambito del mimo e del circo. “Beethoven 7” è l’opera in cui la coreografa Sasha Waltz interpreta la sinfonia n. 7 mentre le musiche di Ryūichi Sakamoto eseguite dalla Brussel Philarmonic Orchestra diretta dal maestro Dirk Brossé sono un magnifico omaggio al grande compositore giapponese.
In “Outsider” si esibiscono ventuno danzatori e quattro funamboli (tra cui Nathan Paulin, che ha compiuto l’attraversamento della Senna in equilibrio su un cavo teso fra la Torre Eiffel e il Théatre Chaillon). Tra le tante sorprese del Festival c’è un insolito ritratto d’artista ovvero di Alberto Sordi che ha rappresentato in maniera memorabile vizi e virtù della Città Eterna. Oggi cosa resta della maschera di Sordi? La compagnia Frosini/Timpano insieme alla penna di Lorenzo Pavolini racconta con toni esilaranti e anche malinconici l’“italianità” incarnata dal grande interprete del cinema italiano.
Un programma di Emanuela Avallone, Simone Giorgi, Elena Beccalli, Monica Onore, Elena Sorrentino, con Mirella Serri. Coordinamento editoriale Anna Lisa Guglielmi. Regia di Roberto Valdata.