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“Resistenti al buio” è la silloge di Federica Introna

poesie

L’ostinata difesa della speranza, della giustizia e delle radici in un mondo che spesso ci lascia sgomenti nella silloge di Federica Introna

La scrittrice, poetessa, saggista e filologa Federica Introna presenta una raccolta di liriche in cui si intrecciano poesia civile, miti classici e introspezione, e in cui si compie un viaggio nell’anima più vera del Sud e nei sentimenti più autentici di chi trova ogni giorno il coraggio di resistere all’oscurità. L’opera è arrivata prima classificata al Premio Publio Virgilio Marone 2023 e terza classificata al Premio Lord Byron Porto Venere – Golfo dei Poeti 2024. È risultata inoltre tra i trenta semifinalisti al Premio Nazionale Poesia del Mezzogiorno 2024.

Casa editrice: Eretica Edizioni
Collana: Quaderni di poesia
Genere: Raccolta poetica
Pagine: 92
Prezzo: 15,00 €

«Chiusi a difenderci dal vuoto di chiarezza, dagli animi opachi, parassiti di parole. Ascolteremo l’uomo che ha chiaro lo sguardo e in onestà racconta. Come i fiori di portulaca. Cauti s’aprono solo al sole. Minuti e colorati, a prendere vita e calore. Resistenti al buio, la notte cupa non vìola mai i loro boccioli»

“Resistenti al buio” di Federica Introna è una raccolta poetica in cui coesistono attualità e suggestioni classiche: accanto ai temi di denuncia sociale, ambientalista e animalista troviamo infatti diversi riferimenti alle storie e alle figure della mitologia greca, perfettamente inseriti in una cornice più contemporanea. Vi sono quindi liriche che puntano l’attenzione sullo sfruttamento degli animali per il diletto degli esseri umani, come nelle poesie “Oscar” e “Regali”, o in cui si tratta della piaga della violenza sulle donne, come accade nell’intensa “Germoglio”, oppure si racconta, da prospettive decisamente originali, del periodo pandemico, come ne “Il re” e “Il mio lockdown”. Uno dei nuclei principali dell’opera è la ricerca delle radici, del senso di appartenenza; con una punta di amarezza e disincanto, l’autrice cerca inoltre di comprendere la straziante complessità dei legami umani.
Federica Introna ha articolato la sua raccolta poetica in quattro sezioni: “Resistenti al buio”, “Camminare insieme”, “Cieli di libertà” e “Dal mare ai sassi”. In “Resistenti al buio”, la più aderente alla realtà di oggi, si rievocano alcuni eventi drammatici dei nostri giorni e si riflette sulla pericolosa disumanizzazione della società. In “Camminare insieme” si parla soprattutto d’amore, ponendo l’attenzione sulla fragilità di questo sentimento, e sulle macerie che lascia dietro di sé. In “Cieli di libertà”, il cuore pulsante delle liriche si trova sopra le nostre teste: il cielo, le stelle e la luna vengono posti in un rapporto intimo con l’essere umano. Da sempre i poeti si rivolgono alla luna per ispirarsi, e tutti noi affidiamo alle stelle i nostri desideri: sono poesie più gioiose, in cui brilla la luce della speranza. In “Dal mare ai sassi”, infine, troviamo una serie di liriche dedicate ai paesi della Murgia, in cui l’autrice è nata e ha vissuto: la progressione di queste poesie è legata alla marcia di un treno, che conduce la poetessa nei suoi luoghi del cuore, nella memoria delle sue radici.
“Resistenti al buio” è la terza silloge poetica di Federica Introna; ancora una volta l’autrice dimostra un’ammirabile delicatezza e raffinatezza nel parlare lucidamente del nostro tempo, nel riecheggiare con lirismo ciò che è ormai perduto e nel cantare della resistenza alle avversità degli esseri umani, nonostante la loro incurabile condizione di fragilità.

SINOSSI DELL’OPERA. L’ostinata difesa della speranza, della giustizia e delle radici in un mondo che spesso ci lascia sgomenti per la spietatezza e la perdita di memoria, questo è l’ideale e il filo conduttore della silloge. Il titolo è un verso della poesia “I fiori di portulaca”, piccole corolle che hanno la caratteristica di aprirsi solo alla luce del sole.

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Federica Introna, nata a Bari, è una filologa classica e docente nei licei; è autrice di saggi di letteratura classica fra cui “La retorica nell’antica Roma” (Carocci, 2008) e dei romanzi storici “La Congiura” (Newton Compton, 2017) e “La regina guerriera” (Tre60, 2021). La poesia è per lei esigenza vitale dello spirito: “Resistenti al buio” (Eretica Edizioni, 2023) è la sua terza silloge, dopo “Terre di Sole” (Il Filo, 2007) e “Sull’orlo del cerchio” (Stilo Editrice, 2014).

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