Da Trump a Von Der Leyen: oggi tutti da Macron per la nuova Notre-Dame


Da Trump a Zelensky fino a Mattarella: attesi oggi a Parigi oltre 50 leader e reali del mondo a per la cerimonia di riapertura di Notre-Dame devastata da un incendio 5 anni fa

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Grande risposta da parte di capi di stato e di governo, nonché di teste coronate da tutto il mondo: sono oltre cinquanta le personalità che hanno accettato l’invito del presidente Emmanuel Macron, alla cerimonia che si terrà oggi sull’Île de la Cité di ParigiDonald Trump, il principe William, von der Leyen, Zelensky, Mattarella, i sovrani Filippo Mathilde del Belgio e molti altri parteciperanno alle celebrazioni, per la riapertura della cattedrale di Notre-Dame, che consisteranno nel servizio religioso solenne officiato dall’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich.

L’edificio gotico che vanta oltre otto secoli di storia è rimasto chiuso a visitatori e fedeli per ben cinque anni, dopo che un terribile incendio lo devastò il 15 aprile del 2019. Ora però, è finalmente terminato uno degli interventi di restauro tra i più costosi della storia, ma anche tra i più attesi.

ATTESI OLTRE 50 LEADER E REALI DEL MONDO

E così, mentre la Francia affronta una crisi di governo che non si vedeva dal 1962, dopo il voto di sfiducia al premier Michel Barnier, fari puntati su Parigi e tante adesioni: dagli Stati Uniti arriverà il presidente eletto Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania. La testata francese Gala.fr chiarisce che l’Eliseo non ha ancora reso nota la lista ufficiale dei partecipanti, ma corrono voci che al seguito del futuro inquilino della Casa bianca potrebbe esserci anche una delegazione in cui potrebbe figurare Elon Musk. Per Trump, sarà il primo viaggio all’estero dopo la conferma al secondo mandato. Il presidente ancora in carica Joe Biden invece sarà assente, e al suo posto verrà la first lady Jill. Presenti poi l’italiano Sergio Mattarella, il brasiliano Inacio Lula da Silva, il greco Ekateríni Sakellaropoúlou, il tedesco Frank-Walter Steinmeier, l’ucraino Volodymyr Zelensky, il polacco Andrzej Duda, il croato Zoran Milanovic, il bulgaro Roumen Radev, l’estone Alar Karis, il finlandese Alexander Stubb, e il lituano Gitanas Nauseda.
Presente inoltre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Tra le case reali, parteciperanno il principe William (ma senza la consorte Kate), poi il re Filippo e la regina Mathilde del Belgio e il principe Alberto di Monaco.
In arrivo vari ospiti anche dall’Africa: il presidente Denis Sassou Nguesso dalla repubblica del Congo, poi Félix Tshisekedi dalla Repubblica Democratica del Congo, il presidente Brice Oligui Nguema dal Gabon, e il togolese Faure Gnassingbé.
La testata Le Monde scrive inoltre che hanno dato conferma il primo ministro dell’Olanda Dick Schoof e quello dell’Armenia Nikol Pachinian, la presidente della Georgia Salomé Zourabichvili, il premier serbo Milos Vucevic, e il presidente del Kosovo Vjosa Osmani.

Le celebrazioni solenni di oggi, che aprono una settimana di eventi fino al 15 dicembre, saranno trasmesse sul canale France 2. Oltre a leader da tutto il mondo, ci saranno i rappresentanti delle parrocchie parigine e del clero francese.

IL RITO

Come si apprende dal sito web della cattedrale cristiana, durante il rituale dell’apertura delle porte, l’arcivescovo colpirà la porta chiusa di Notre-Dame con il suo pastorale. La cattedrale “risponderà” cantando il Salmo 121 tre volte. Al terzo canto, le porte si apriranno. Dopodiché, la cerimonia si svolgerà in tre parti: primo, il risveglio del grande organo: dopo aver aperto il servizio con il segno della croce, l’arcivescovo benedirà lo strumento. Secondo, il canto del servizio liturgico: comprenderà un inno, un salmo, il ‘Magnificat’, intenzioni di preghiera per il mondo e il Padre Nostro. Terzo, l’arcivescovo concluderà la cerimonia con una benedizione, seguita dal canto del ‘Te Deum’.
Nei giorni successivi sono inoltre previste nella cattedrale di Notre-Dame esibizioni di artisti francesi ed internazionali, tra cui la pianista cinese Lang Lang. I biglietti per la prima celebrazione eucaristica di domenica 8 dicembre – che coincide anche con la festa dell’Immacolata – sono andati esauriti in meno di mezz’ora, come informa ancora la stampa francese.

LA STORIA DELLA CATTEDRALE E DEL SUO RESTAURO

La cattedrale di Notre-Dame, dedicata alla vergine Maria, è stata voluta nel 1160 per rispondere all’esigenza di accogliere la popolazione di Parigi, in forte aumento. Collocata sull’isola che sorge sulla Senna, l’Île de la Cité, la cattedrale è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco nel 1991.
A livello internazionale, 150 paesi hanno offerto donazioni alla Francia per restaurare il simbolo di Parigi: 846 milioni di euro i fondi raccolti in totale, e oltre 2mila professionisti ingaggiati sul sito tra operai, restauratori, ingegneri, tecnici e maestranze.