Mauna Loa ripubblica “L’apostolato popolare” di Giuseppe Mazzini


Mauna Loa pubblica “L’apostolato popolare”: i fondamenti della Visione Mazziniana in tre dei massimi scritti di Giuseppe Mazzini

l'apostolato

Esponente di punta del patriottismo risorgimentale, Giuseppe Mazzini contribuì in maniera decisiva, con le sue idee e la sua azione politica, alla nascita dello Stato unitario italiano, mentre le sue teorie furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l’affermazione della democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato. Di lui scrisse Carducci: “Giuseppe Mazzini più che nessuno mai ebbe sublime, splendente, soleggiante la visione della terza Roma, non aristocratica, non imperiale, non pontificia, ma italiana”.

Paolo Montanari è conosciuto al pubblico per le sue conferenze su Pasolini, Leonardo, Raffaello e sul cinema; negli ultimi due anni, oltre a pubblicare un suo saggio su Dante, “Esplorando Dante e la Commedia”, ha anche curato edizioni di Giacomo Leopardi e Luigi Pirandello per la Mauna Loa Edizioni.
Ora è il turno di Giuseppe Mazzini, con “L’Apostolato Popolare”, che raccoglie i fondamenti della Visione Mazziniana con tre dei massimi scritti: Agli Italiani, La Giovine Italia e Doveri dell’Uomo.
La introduzione critica di Paolo Montanari si sofferma sul concetto di Europa e sulla questione femminile per Mazzini, che fu immortalato da Klemens von Metternich così:
“Ebbi a lottare con il più grande dei soldati, Napoleone. Giunsi a mettere d’accordo tra loro imperatori, re e papi. Nessuno mi dette maggiori fastidi di un brigante italiano: magro, pallido, cencioso, ma eloquente come la tempesta, ardente come un apostolo, astuto come un ladro, disinvolto come un commediante, infaticabile come un innamorato, il quale ha nome: Giuseppe Mazzini”.

Paolo Montanari, intellettuale marchigiano, è di Pesaro, giornalista, membro di varie giurie letterarie e operatore culturale in collaborazione in particolare con la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pesaro.

Dice Montanari: “Questa opera che ho curato vuole offrire una raccolta sul pensiero di questo grande uomo italiano, che ha lottato per i suoi ideali, coinvolto altri popoli europei nel suo progetto della Giovine Europa, e ha concluso i suoi giorni dopo anni di esilio finalmente in Italia, dove si è celato col falso nome di Giorgio Brown, fino alla morte”.