Nella notte i ribelli hanno preso la città di Damasco, il presidente Bashar al-Assad sarebbe fuggito. L’annuncio: “Ora una nuova Siria di pace e giustizia”
Damasco è “libera” e il “tiranno” Bashar Al-Assad è fuggito: lo hanno annunciato i ribelli di Hayat Tahrir Al-Sham, con un messaggio diffuso sul loro canale Telegram. Nella comunicazione si aggiunge che ora sarà costruita “una nuova Siria”, dove “prevarranno pace e giustizia“.
UN PAESE LIBERO DOPO OLTRE MEZZO SECOLO DI DITTATURA
La famiglia Assad, con il padre Hafiz e poi il figlio Bashar, hanno guidato il Paese dal 1971: per oltre mezzo secolo.
LA SUPERVISIONE IN MANO AD AL-JALALI
Nessuno dovrà avvicinarsi alle “istituzioni pubbliche” a Damasco, che resteranno per ora sotto la “supervisione” del primo ministro uscente, “finché non passeranno ufficialmente di mano”: lo ha comunicato Abu Mohammed al-Jolani, a capo di Hayat Tahrir al-Sham, dopo l’ingresso del gruppo armato nella capitale della Siria. Il messaggio è stato diffuso attraverso la rete sociale Telegram.
Alla guida dell’esecutivo, insediato dal presidente Bashar al-Assad che avrebbe già lasciato Damasco, c’è Mohammed Ghazi al-Jalali.
IL LUNGO DISCORSO SUI SOCIAL
Il primo ministro, ingegnere, 55 anni, nominato alla guida del governo il 14 settembre, ha fatto sapere con un discorso diffuso sui social di essere ancora nella capitale e di volere il meglio per i cittadini. La Siria, ha detto al-Jalali, “può essere un Paese normale che costruisce buone relazioni con i suoi vicini e con il mondo“.
CHI SONO I RIBELLI CHE HANNO LIBERATO DAMASCO
Hayat Tahrir al-Sham è una formazione di matrice islamista, nata anche da Al-Nusra, un gruppo sunnita che si è richiamato all’esperienza di Al-Qaeda. La sua avanzata verso Damasco è partita a fine novembre dalle regioni del nord-ovest, in particolare dall’area di Idlib al confine con la Turchia. I ribelli hanno annunciato che per ora, in una fase di transizione, resterà in carica il primo ministro Mohammed Ghazi al-Jalali. La famiglia Assad, con il padre Hafiz e poi il figlio Bashar, appartenente alla minoranza sciita e alauita, ha governato la Siria dal 1971.