Tumore al seno precoce HR+/HER2-: Chmp approva ribociclib contro le recidive


Il Chmp ha raccomandato la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio di ribociclib per il trattamento adiuvante di adulti con carcinoma mammario precoce

Tumore della mammella in stadio iniziale: ribociclib in adiuvante riduce di un quarto il rischio di recidiva secondo nuovi studi

Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha espresso un parere positivo e ha raccomandato la concessione dell’autorizzazione all’immissione in commercio di ribociclib per il trattamento adiuvante di adulti con carcinoma mammario precoce (eBC) con recettori ormonali positivi e recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano negativo (HR+/HER2-), ad alto rischio di recidiva della malattia, inclusi quelli con malattia linfonodale negativa.

“Un terzo delle persone a cui viene diagnosticato un tumore al seno in stadio II e più della metà di quelle a cui viene diagnosticato in stadio III, purtroppo, andranno incontro nel lungo periodo a una ricomparsa del tumore, anche sotto forma di malattia metastatica,” ha dichiarato Peter A. Fasching, Professor of Translational Medicine, University Hospital Erlangen and Comprehensive Cancer Center Erlangen-EMN e NATALEE trial investigator. “Se approvato, ribociclib potrebbe offrire un’opzione di trattamento adiuvante efficace e ben tollerata per ridurre il rischio di recidiva in una popolazione di pazienti ampia , in particolare per quei pazienti che attualmente dispongono di opzioni terapeutiche limitate, inclusi quelle con malattia linfonodale negativa ad alto rischio”.
Il tumore al seno è il cancro più comunemente diagnosticato in Europa. Quello HR+/HER2- è il sottotipo più comune e rappresenta circa il 70% di tutti i tumori al seno e più del 40% di questi viene diagnosticato in stadio II o III8-10.

Il parere positivo del CHMP si basa sui dati solidi dello studio di fase III NATALEE2,11,12. Nello studio, l’impiego di ribociclib più terapia endocrina (ET), rispetto alla sola ET, ha ridotto del 25,1% il rischio relativo di recidiva del cancro nei pazienti con carcinoma mammario in stadio II e III HR+/HER2- (HR=0,749; IC 95%: 0,628, 0,892; P=0,0006) e ha dimostrato un beneficio coerente e clinicamente significativo in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) in tutti i principali sottogruppi. I dati dello studio hanno inoltre dimostrato che il profilo di sicurezza di ribociclib alla dose di 400 mg è stato ben tollerato, con eventi avversi sintomatici generalmente di basso grado.

Un’analisi aggiornata dello studio NATALEE, recentemente presentata al Congresso 2024 della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO), si aggiunge al crescente numero di evidenze a sostegno del potenziale di ribociclib nel ridurre il rischio di recidiva in modo costante in un’ampia popolazione6. Nell’analisi aggiornata, il beneficio di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) ha continuato ad aumentare oltre i tre anni di trattamento con ribociclib in tutti i sottogruppi di pazienti, compresi quelli con malattia linfonodale negativa.

“Un gran numero di pazienti con diagnosi di tumore della mammella in stadio iniziale HR+/HER2- rimane a rischio di recidiva ed oggi in Europa hanno a disposizione opzioni limitate. Insieme alla recente approvazione da parte dell’FDA e agli ultimi dati dello studio NATALEE presentati all’ESMO, l’odierna raccomandazione positiva del CHMP riconosce una nuova opzione terapeutica in un’ampia popolazione, tra cui i pazienti con linfonodi negativi, e rafforza ulteriormente il nostro impegno in ambito del tumore al seno nel migliorare e prolungare la vita delle persone” dichiara Paola Coco, CSO & Medical Affairs Head, Novartis Italia.

In seguito alla raccomandazione del CHMP di approvazione di ribociclib per un’ampia popolazione di pazienti con diagnosi di eBC HR+/HER2- ad alto rischio di recidiva, la Commissione Europea (CE) prenderà una decisione definitiva entro circa due mesi.

Studio NATALEE 
NATALEE è uno studio globale di Fase III, multicentrico, randomizzato e aperto, disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza di ribociclib in combinazione con ET come trattamento adiuvante sperimentale rispetto alla sola ET nei pazienti con eBC HR+/HER2- in stadio II e III, condotto in collaborazione con TRIO. La ET adiuvante in entrambi i bracci di trattamento era un inibitore non steroideo dell’aromatasi (NSAI; anastrozolo o letrozolo) e, se applicabile, goserelin.

L’endpoint primario dello studio NATALEE è la sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS), definita dai criteri Standardized Definitions for Efficacy End Points (STEEP). Un totale di 5.101 pazienti adulti con eBC HR+/HER2- provenienti da 20 Paesi sono stati randomizzati nello studio.