A Calenzano allerta per nube di fumo nero potenzialmente pericolosa


Esplosione a Calenzano, è allarme ambientale: nube di fumo nero potenzialmente pericolosa. La Società Italiana di Medicina Ambientale spiega cosa fare

stabilimento Eni a Calenzano

La nube di fumo nero sprigionata in seguito all’incendio verificatosi questa mattina presso il deposito della raffineria Eni a Settimello, nel comune di Calenzano, è “potenzialmente pericolosa per la salute umana e per l’ambiente”. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che ricorda come incendi di questo tipo “possano liberare nell’aria sostanze tossiche con effetti acuti e cronici sull’uomo”.

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Tra le principali sostanze che “possono rappresentare un rischio per la salute troviamo il Monossido di Carbonio (CO), gas inodore e tossico che interferisce con il trasporto di ossigeno nel sangue, causando vertigini, nausea e, in alte concentrazioni, danni neurologici o fatali; Diossine e Furani (PCDD/Fs), con effetti cancerogeni, alterazioni del sistema endocrino e immunitario, Policlorobifenili (PCB) e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), composti cancerogeni che si sprigionano durante combustioni incomplete e possono provocare danni cellulari e tumorali, Particolato Fine (PM10 e PM2.5), particelle ultrafini in grado di penetrare nei polmoni e nel circolo sanguigno, aggravando patologie respiratorie e cardiovascolari, con un impatto significativo su anziani, bambini e individui vulnerabili, Composti Organici Volatili (COV), tra cui il Benzene, responsabile di leucemie e disturbi al sistema nervoso”.

La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ricorda anche gli impatti ambientali di simili incidenti. “Gli incendi in raffinerie rilasciano sostanze inquinanti che contaminano l’aria, il suolo e le acque- spiega il presidente Alessandro Miani- le nubi nere sono composte da particolato, gas tossici e metalli pesanti, che si disperdono rapidamente e possono ricadere su un’ampia area circostante, con contaminazione del suolo e dei terreni agricoli, compromettendo la sicurezza alimentare, e inquinamento delle acque, con le particelle e le sostanze tossiche che possono raggiungere le falde acquifere e corsi d’acqua, danneggiando l’ecosistema e l’approvvigionamento idrico”.

In attesa dei risultati delle analisi ambientali da parte delle autorità competenti, Sima consiglia alla popolazione di:

  • Rimanere al chiuso, chiudendo porte e finestre per limitare l’esposizione ai fumi.
  • Spegnere sistemi di ventilazione e aria condizionata.
  • Evitare attività all’aperto nelle aree interessate.
  • Monitorare eventuali sintomi respiratori (tosse, difficoltà respiratorie) e contattare i servizi sanitari in caso di necessità.
  • Non consumare acqua di superficie o prodotti agricoli provenienti dalla zona interessata fino a ulteriori indicazioni.