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“La grande Brera” su Rai Storia per “Italia. Viaggio nella bellezza”

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Oggi, il nome di Brera è sinonimo in tutto il mondo di creatività e di cultura: se ne parla su Rai Storia per “Italia. Viaggio nella bellezza”

Ottocento anni fa era solo uno spiazzo erboso chiamato “braida”, adiacente alla vecchia città. Oggi, il nome di Brera è sinonimo in tutto il mondo di creatività e di cultura, e da oltre due secoli è sede di prestigiose istituzioni come la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense e l’Accademia di Belle Arti, attorno alle quali ruota l’identità di uno dei più celebri quartieri di Milano.

Brera è l’anima creativa della città del design, un luogo che nel tempo ha saputo coltivare l’arte per trasformarsi in mito. Un luogo e una storia che – in occasione dell’apertura al pubblico del polo museale che riunisce la Pinacoteca di Brera, Palazzo Citterio e la Biblioteca Nazionale Braidense – Rai Cultura racconta nello speciale con la voce narrante di Edoardo Sylos Labini e firmato da Amalda Ciani Cuka con regia di Marzia Marzolla, in onda lunedì 9 dicembre alle 21.10 su Rai Storia per la serie “Italia, viaggio nella bellezza”.

Era il 1975 quando il sovrintendente Franco Russoli, riprendendo con vigore l’impegno che era già stato di Fernanda Wittgens, formulò la proposta della “Grande Brera”, soprattutto dopo l’acquisizione nel 1972 di Palazzo Citterio, per soddisfare le esigenze non solo di sviluppo della Pinacoteca, ma anche di aggiornamento del patrimonio con l’arte moderna e contemporanea. Oggi il sogno è diventato realtà, proprio nel cuore del quartiere, a Palazzo Citterio, che è pronto a raccontare un altro capitolo dell’arte.

Nel programma intervengono il Direttore Generale di Pinacoteca di Brera, Biblioteca Nazionale Braidense, Palazzo Citterio e Museo del Cenacolo Vinciano Angelo Crespi, il Vice Direttore di Pinacoteca di Brera Chiara Rostagno ed esperti come Giovanni Agosti, Flavio Caroli, Maria Cristina Bandera, Anna Mariani, Giulia Raboni, Marco Carminati, Mario Cucinella, Marina Gargiulo e Andrea Carini.

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