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Dalla prima hostess alla scenografa Graziella Pera a “Le Ragazze” stasera su Rai Storia

le ragazze

È la centenaria, Yvonne Girardello, prima hostess italiana e ragazza degli anni ’40, ad aprire l’appuntamento con Francesca Fialdini e con “Le ragazze” stasera su Rai Storia

È la centenaria, Yvonne Girardello, prima hostess italiana e ragazza degli anni ’40, ad aprire l’appuntamento con Francesca Fialdini e con “Le ragazze”, in onda venerdì 13 dicembre alle 21.10 su Rai Storia. Nata nel 1923 al Lido di Venezia, dopo la guerra Yvonne viene assunta come prima hostess della storia dell’aviazione civile italiana. Una vita fatta di voli andata e ritorno Lido-Roma tutti i giorni dell’anno, ma anche di incontri con passeggeri speciali, soprattutto durante i giorni della Mostra del Cinema di Venezia quando il Lido si riempiva di star: Sandra Milo, Domenico Modugno, Maria Callas. Il suo invito alle giovani generazioni: vivete al massimo. Segue il racconto intrecciato delle Ragazze degli anni ’60.

Albertina Gasparoni, segretaria di Aldo Moro, Giovanni Leone e Sandro Pertini: la sua è la vita di una persona comune che diventa testimone oculare della Storia. Vive da vicino prima il dramma del rapimento e della strage di via Fani, poi quello della morte di Moro. Dal 1978 al 1985 è nella segreteria personale del Presidente Sandro Pertini e dopo la sua morte diventa molto amica della moglie Carla Voltolina, che sarà per lei una seconda madre. Insieme a lei la storia dell’eclettica Graziella Pera, celebre costumista e scenografa che ha fatto la storia della televisione firmando gli esagerati abiti e copricapi della Laurito, i costumi di “Indietro tutta” di Renzo Arbore e le mitiche spalline di Raffaella Carrà in “Carramba che Sorpresa”.

Per gli anni ’50 ci sarà la cantante Edda Dell’Orso: la sua voce inconfondibile è legata alle più famose colonne sonore composte da Ennio Morricone per capolavori come “C’era una volta il West”, “Giù la testa”, “Metti una sera a cena” e “C’era una volta in America”. La sua storia incontra quella di Maria Caruso, nata in una famiglia contadina del sud, dopo la terza elementare, come tutte le bambine dell’epoca, Maria viene mandata a lavorare in campagna e come lavandaia. È un mondo nel quale la donna è totalmente assoggettata prima alla famiglia e poi al marito e alla madre di lui.

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