Alla fine la scelta di Macron è caduta su Bayrou, leader centrista di MoDem. Succede a Michel Barnier, costretto alle dimissioni dopo il voto di sfiducia
È François Bayrou il nuovo primo ministro francese. Il leader di MoDem, il partito Movimento democratico di area centrista, succede a Michel Barnier, costretto alle dimissioni dopo essere stato colpito da un voto di sfiducia lo scorso 4 dicembre. A darne l’annuncio è stato l’Eliseo in una nota.
Come evidenzia la stampa francese, si tratta del quarto premier a prendere l’incarico a Matignon dopo la rielezione del presidente Emmanuel Macron, nel 2022.
Bayrou ha già ricoperto vari incarichi istituzionali: è stato tre volte ministro dell’Educazione nel governo Balladur e poi in entrambi i governi di Alain Juppé. Durante il primo mandato di Macron, a partire dal 2017, è stato ministro della Giustizia, ma ha dovuto dimettersi dopo un mese poiché colpito da un’inchiesta.
All’agenzia nazionale francese (Afp) fonti vicine a Macron hanno riferito che la nomina di Bayrou ha un obiettivo chiaro: “Dialogare con l’insieme dei partiti politici”, dopo mesi di tensioni che vedono una forte polarizzazione sia a destra che a sinistra, culminata nella sfiducia a Barnier, votata infatti sia dal Nuovo fronte popolare, alleanza di partiti di sinistra che si è formata dopo il successo di Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen alle elezioni europee di giugno – a cui Macron reagì sciogliendo le camere e convocando legislative anticipate – sia dalla stessa Le Pen.
Secondo tuttavia l’entourage del capo dell’Eliseo, il dialogo andrà trovato, sì, con Rn, ma soprattutto con La France insoumise (Lfi): martedì scorso Emmanuel Macron ha convocato una riunione coi capigruppo dei partiti in parlamento, a cui né Rn né Lfi hanno preso parte. A Bayrou quindi il compito di “trovare le condizioni di stabilità e azione”.
Il passaggio di consegne da Barnier a Bayrou si svolgerà a palazzo Matignon alle 17.