“Open Space” è l’album d’esordio di Reventlove


Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Open Space”, album d’esordio di Reventlove, progetto del musicista casertano di stanza a Reggio Emilia Donato Federico Auricchio

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Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Open Space”, album d’esordio di Reventlove, progetto del musicista casertano di stanza a Reggio Emilia Donato Federico Auricchio: dieci tracce in lingua inglese che si contraddistinguono per sonorità alt-rock immerse in un immaginario sci-fi con un approccio totalmente Do It Yourself.

ASCOLTA L’ALBUM: https://album.link/s/3oOBoWl0PYQzvOqiR3sx61

Così come il progetto Reventlove nel suo insieme, “Open Space” ha più livelli di lettura: uno più superficiale legato all’immaginario sci-fi, espresso tramite gli artwork e più in generale il sistema visivo oltre che dal nome del disco stesso. Uno più intimo e personale espresso tramite le tematiche: i brani del disco parlano, secondo diverse sfumature, dell’artista stesso tra passato, presente e futuro. Di cosa significa crescere, passare dall’adolescenza all’età adulta, con tutto ciò che c’è nel mezzo: famigliaamiciziaamoresenso di appartenenzaribellione. C’è poi l’aspetto puramente musicale: è un progetto di rock alternativo con influenze che vanno dal rock anni ‘90, al Brit rock al post rock e così via.

Il metodo di scrittura per le tracce ‘Open Space’ è stato un po’ ibrido. In alcuni casi, c’erano già idee di riff che avevo iniziato a registrare, mentre in altri avevo parti del testo. In prima battuta, avendo lavorato da solo sulle tracce, il mio approccio è stato un po’ diverso da quello a cui ero abituato. Ogni volta che avevo una bozza di una traccia, la facevo subito ascoltare a Mery e la giravo ad alcuni amici per un feedback. Poi, iniziava una fase compulsiva di ascolto da parte mia. Dal punto di vista compositivo, ho lavorato molto di layering, ho iniziato a esplorare il mondo dei sintetizzatori e delle batterie digitali e ho provato a sperimentare con la mia voce, cosa a cui non ero abituato. Tuttavia, la chitarra elettrica rimane tra gli elementi principali. Dopotutto, è il mio strumento.” – Reventlove.

Il nome del disco ha un duplice significato qui. Da un lato, si riferisce allo spazio aperto nel senso di spazio profondo, anche se “open space” non è un termine comunemente usato per questo concetto. D’altro canto, il concetto di “open space” spesso si riferisce agli spazi abitativi o alle nostre case. Un’intersezione perfetta tra l’immaginario del progetto e i suoi contenuti.

CREDITS
Testi e musica: Donato Federico Auricchio
Produzione e arrangiamenti: Donato Federico Auricchio, Marco Cilloni
Recording, missaggio e mastering: Marco Cilloni, Mattia Lassi  – presso Tamburini Recording Studio di Lamporecchio (PT)
Batterie: Mirko Diolaiuti – presso Tamburini Recording Studio di Lamporecchio (PT)
Mery Urru seconda voce in “Little Bunnies”, “Save It” e “The Ocean”
Artwork: Donato Federico Auricchio

TRACKLIST

  1. I’m On It
  2. Reverb River
  3. Little Bunnies
  4. Save It
  5. Quiet Man
  6. Our House
  7. Hometowns
  8. A New Sin
  9. The Ocean
  10. Never Ending