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Patologie della colonna vertebrale: la novità per la diagnosi è Spine3D

Spondiloartrite assiale non radiografica: ixekizumab può avere effetti positivi sull'articolazione sacroiliaca secondo un'analisi dei dati di imaging dello studio COAST-X

Spine3D, che combina intelligenza artificiale e la scansione 3D priva di radiazioni, offrendo una soluzione precisa e non invasiva per identificare deformità della colonna vertebrale

Quante volte l’effettuazione di una radiografia comporta la valutazione del bilancio rischio-beneficio? Basta pensare ai bambini, alle donne in gravidanza ma anche agli anziani con fragilità ossea. In questi casi oggi è possibile utilizzare un sistema innovativo, che si chiama Spine3D, che combina intelligenza artificiale (IA) e la scansione 3D priva di radiazioni, offrendo una soluzione precisa e non invasiva per identificare deformità della colonna vertebrale. Grazie all’impiego di tecnologie innovative e reti neurali, Spine3D rappresenta un modello di progresso significativo nella salute vertebrale e nell’analisi posturale.

Immagini 3D senza radiazioni
Spine3D utilizza la tecnologia LiDAR Time of Flight (ToF) per acquisire immagini 3D della schiena. Il principio di funzionamento è simile all’eco-localizzazione, ma invece di onde sonore, Spine3D utilizza la luce per misurare distanze e creare mappe dettagliate di ambienti e superfici. È un sistema privo di radiazioni ma misura una “nuvola di punti” che descrive la morfologia della colonna vertebrale senza esporre i pazienti a radiazioni ionizzanti. Un fascio di luce a infrarossi riflettendo sulla superficie del corpo, viene captato dai sensori, generando un’immagine tridimensionale accurata della schiena del paziente.

Intelligenza artificiale e cloud computing
L’innovazione di Spine3D si basa sull’integrazione tra intelligenza artificiale e tecnologia di imaging avanzata. Grazie alle reti neurali convoluzionali (CNN), particolarmente efficaci nell’analisi delle immagini, Spine3D è in grado di identificare punti anatomici di riferimento come vertebre, curvature e deformità spinali. Le reti neurali vengono addestrate su un ampio set di dati di immagini spinali per riconoscere diverse condizioni, dalle scoliosi alle cifosi, consentendo al sistema di rilevare rapidamente qualsiasi anomalia.

Il supporto del cloud computing consente a Spine3D di gestire grandi volumi di dati in tempo reale, garantendo aggiornamenti continui e un costante miglioramento dei modelli di IA. Il risultato è un’analisi posturale dettagliata e personalizzata, che aiuta i professionisti a individuare anche minime deviazioni anatomiche non evidenti a occhio nudo.

Vantaggi per la salute e l’ambiente
Spine3D presenta una serie di vantaggi significativi per la salute dei pazienti e l’ambiente.
L’assenza di radiazioni ionizzanti, infatti, implica l’eliminazione dei rischi associati alle tradizionali tecniche di imaging, rendendo questa tecnologia particolarmente indicato per i bambini soggetti a scoliosi, per le donne in gravidanza e per pazienti anziani con fragilità ossea o osteoporosi.
L’assenza di radiazioni riduce l’impatto ambientale e il rischio per il personale medico, creando un ambiente diagnostico più sicuro e sostenibile.
Inoltre, la natura non invasiva di Spine3D consente di eseguire analisi ripetute nel tempo senza controindicazioni, ideale per monitorare le condizioni posturali e spinali nei follow-up, nei percorsi riabilitativi e nei controlli di routine.

Applicazioni cliniche e benefici pratici
La capacità di analizzare in modo dettagliato postura e colonna vertebrale, lo rende utile sia come esame di primo livello sia come strumento di monitoraggio per condizioni posturali e spinali croniche. Questa tecnologia è già utilizzata in diverse strutture sanitarie, tra cui l’Istituto di Cura di Pavia, l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, l’Università San Raffaele di Roma e il Policlinico Paolo Giaccone di Palermo. Spine3D consente di ottenere informazioni approfondite anche in situazioni in cui altri esami risulterebbero invasivi o complicati, come nel caso di pazienti che trovano difficile mantenere l’immobilità per periodi prolungati.

Disordini posturali, individuare deviazioni anche minime
I disordini posturali, come scoliosi, ipercifosi, iperlordosi, ginocchia valghe e piedi pronati, sono alterazioni dell’allineamento naturale del corpo che influenzano negativamente la salute e la qualità di vita. Studiando la colonna vertebrale e i suoi disallineamenti con Spine3D, i professionisti della salute possono individuare deviazioni anche minime, che, se trascurate potrebbero causare dolori cronici, limitazioni nei movimenti e affaticamento.

In conclusione, Spine3D non si propone di sostituire la diagnostica per immagini tradizionale, come radiografie o risonanze magnetiche, ma piuttosto di integrarla, offrendo uno strumento sicuro, efficace e ripetibile. Ideale per monitorare l’evoluzione delle condizioni posturali e supportare piani terapeutici su misura, questa tecnologia rappresenta un’opzione diagnostica importante, con applicazioni che spaziano dall’età pediatrica all’anzianità, dalla gravidanza alla riabilitazione sportiva.
Questo sistema unisce sicurezza, precisione e sostenibilità per migliorare la salute e la qualità della vita dei pazienti.

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