Stop ai botti di Capodanno: la proposta di legge di Avs. Per il deputato Devis Dori “causano danni agli animali e all’ambiente”
Una proposta di legge per vietare i ‘botti’ di Capodanno, che ogni anno causano decine tra feriti e vittime, non solo tra gli esseri umani ma anche tra gli animali, che siano di affezione, randagi o selvatici. A presentarla è stato oggi pomeriggio alla Camera il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Devis Dori, insieme tra gli altri alla collega del Pd, Patrizia Prestipino e Francesco Emilio Borrelli, sempre di Avs. Il testo depositato a Montecitorio prevede restrizioni e divieti molto forti in merito alla vendita e all’utilizzo di fuochi di categoria F2, F3 e F4, i più potenzialmente pericolosi, prevedendo altresì un utilizzo limitato per i minorenni anche per gli altri esplosivi.
“CAUSANO DANNI AD ANIMALI E AMBIENTE, È ANCHE UNA QUESTIONE DI SALUTE”
Ogni anno, ha spiegato Dori, “come sappiamo i botti di Capodanno provocano enormi danni sia agli animali – chi possiede un animale domestico, un cane, un gatto, sa quali sono gli effetti devastanti nei loro confronti – ma sappiamo che provocano danni anche all’ambiente, con le forti emissioni che poi ci respiriamo. Quindi c’è anche una questione di salute, oltre al bollettino di guerra di ogni primo dell’anno rispetto agli effetti e ai danni all’incolumità pubblica che hanno provocato. Senza considerare tutto il tema dei botti illegali, e lì si apre tutta una questione legata alla criminalità organizzata”. Per tutti questi motivi, ha sottolineato l’esponente Europa Verde, “abbiamo depositato una proposta di legge, che verrà pubblicata chiaramente fra qualche settimana, che è volta a vietare l’utilizzo dei botti. Noi pensiamo sostanzialmente che ci siano altre forme per festeggiare, quindi ai botti di Capodanno preferiamo piuttosto i botti dello spumante, i giochi di luce, proiezioni sulle pareti”.
“L’ALTERNATIVA C’È”
Insomma, ha proseguito Dori, “ci sono tanti modi e si può superare quello che a oggi sembra una tradizione quasi indispensabile: per qualcuno non c’è Capodanno senza i botti, invece noi riteniamo che davvero ci sia un’alternativa e da questo punto di vista, quindi, sosteniamo anche la campagna che la Lav porta avanti da alcune settimane, ‘Basta Botti’, che ha dato anche un po’ lo stimolo alla nostra proposta di legge”.
“REGOLAMENTI E ORDINANZE COMUNALI SONO ILLEGITTIME, NECESSARIA UNA LEGGE NAZIONALE”
Proposta che, in concreto, va ad agire sul decreto legislativo che regola la materia, il 123 del 2014, in particolare sugli articoli 4 e 5: “Nel decreto ci sono molte categorie di dispositivi, il che crea una complessità di natura tecnica e quindi andiamo a circoscrivere. Vari Comuni hanno emesso regolamenti e ordinanze, ma la sentenza n. 2034 del 21 settembre 2022 del Tar della Lombardia ha chiarito che il tema può essere affrontato solo con una legge nazionale e che le ordinanze comunali sono illegittime, altrimenti si sarebbe avuto un divieto assoluto e generalizzato di vendita di materiale pirotecnico andando in contrasto con la normativa, che non riconosce alcun potere di intervento sulla materia ai Comuni”. Il percorso, ha concluso il deputato di Avs, “non sarà facile, ma da parte nostra c’è tutto l’impegno per portarlo a termine a compimento”.
“IL 94% DEGLI ITALIANI CONTRARI AI BOTTI DI CAPODANNO”
A ridosso del Capodanno, ha commentato Prestipino, “assistiamo al solito rito barbaro, indecoroso e indegno quando ci sono invece tante alternative, come i fuochi silenziosi: invece torna ogni anno il rito botto esplosivo, dannoso per animali e esseri umani. Questi botti lasciano solo dolore e devastazione, morti e feriti tra le persone e ansia e terrore per gli animali d’affezione, e immaginate le centinaia di migliaia di animali randagi e la fauna selvatica, basti pensare alla strage degli storni del 2021 a Roma”. Oggi, ha concluso la deputata dem, “per un sondaggio Doxa il 94% degli italiani è contrario ai botti di Capodanno, e quindi non siamo più solo noi: era giunto il momento di presentare una proposta di legge, e abbiamo intenzione di portarla fino in fondo”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).