Asma: dupilumab riduce le riacutizzazioni e i livelli di FeNO e migliora il controllo di malattia anche dopo sospensione della terapia inalatoria di fondo
Al congresso annuale ERS sono stati presentati anche i risultati di uno studio di fase 2/2a sull’impiego di dupilumab in pazienti con asma non controllato di grado moderato-severo, con conta di eosinofili ≥300 cellule/µl e senza terapia di fondo con steroidi inalatori (ICS) o beta-2 agonisti a lunga durata d’azione (LABA) da almeno 3 settimane (1).
Dai risultati del trial è emersa la capacità dell’inibitore della componente condivisa del recettore per IL.-4 e IL-13 di ridurre in modo significativo il tasso di riacutizzazioni gravi durante il periodo di trattamento e di migliorare in modo duraturo il controllo dell’asma e i livelli di FeNO.
I presupposti e gli obiettivi dello studio
Nei pazienti che rispondono ai farmaci biologici, si raccomanda la riduzione dell’ICS alla dose minima efficace e, se non più necessaria, l’interruzione dei LABA. Tuttavia, ci sono poche prove della sicurezza di questo cambiamento della terapia (2).
Dupilumab. un anticorpo monoclonale completamente umano che blocca la componente condivisa del recettore per IL-4 e IL-13, fattori chiave e centrali dell’infiammazione di tipo 2, si è dimostrato in grado di ridurre le riacutizzazioni gravi e migliorare la funzione polmonare e il controllo dell’asma in pazienti adolescenti e adulti con asma da moderato a grave per un periodo fino a 3 anni, con un buon profilo di sicurezza.
Con questo studio, i ricercatori hanno voluto valutare l’impatto della sospensione di ICS/LABA sulle riacutizzazioni, sul controllo dell’asma e i livelli di FeNO in pazienti con asma da moderato a grave e conta ematica degli eosinofili ≥300 cellule/μL trattati con dupilumab o placebo in studi clinici di fase 2 e di fase 2a.
Disegno dello studio
L’analisi ha preso in considerazione pazienti adulti (≥18 anni) trattati con dupilumab 300 mg una volta alla settimana (qw; studio di fase 2a) o 300 mg una volta ogni 2 settimane (q2w; studio di fase 2) per 12 settimane.
I pazienti inclusi erano stati istruiti a sospendere i LABA alla settimana 4, mentre l’ICS è stato ridotto nelle settimane da 6 a 9; non era consentito l’impiego di ICS o LABA dalle settimane 9 a 12.
Tra gli endpoint valutati vi erano gli eventi osservati annualizzati [tassi di riacutizzazione/perdita di controllo asma (LOAC)], la variazione dal basale alla Settimana 12 del punteggio di controllo dell’asma (ACQ-5), e i livelli di FeNO.
Risultati principali
Trentuno pazienti sono stati trattati con dupilumab e 41 con placebo. Dall’analisi dei dati è emerso che dupilumab, rispetto al placebo, ha ridotto i tassi di eventi annualizzati (riacutizzazioni gravi e LOAC) del 60,2% e del 74,7% alla settimana 12, rispettivamente, rispetto al basale.
Nei pazienti trattati con dupilumab, inoltre, si è osservata una riduzione a 12 settimane dei punteggi ACQ-5 di controllo dell’asma rispetto al placebo. Inoltre, i livelli di FeNO sono diminuiti significativamente con dupilumab rispetto al placebo (P=0,0085) e tali riduzioni sono risultate durature.
Quanto alla safety, i risultati ottenuti sono stati in linea con il profilo di sicurezza noto di dupilumab.
Nel complesso, dupilumab ha ridotto in modo significativo il tasso di riacutizzazioni gravi durante il periodo di trattamento e ha migliorato in modo duraturo il controllo dell’asma e i livelli di FeNO in pazienti con asma moderato-grave con conta degli eosinofili nel sangue ≥300 cellule/µL e senza terapia di fondo con ICS o LABA per almeno 3 settimane.
Bibliografia
1) Wechsler M et al. Dupilumab Reduces Exacerbations and FeNO Levels and Improves Asthma Control
with Inhaled Corticosteroid Withdrawal: a Phase 2 Study. Abs. PA5371, Congresso ERS 2024
2) Wenzel S, et al. N Engl J Med. 2023;368:2455-66.