Accadde oggi: l’attentato al Rapido 904 che causò 16 morti e 267 feriti. Il ricordo di Rai Cultura a quarant’anni dalla “strage itinerante”
E’ il 23 dicembre 1984: un attentato dinamitardo colpisce, nella Grande Galleria dell’Appennino tra Firenze e Bologna, il treno rapido 904, provocando 16 morti e 267 feriti. A 40 anni dalla strage, Rai Cultura lo ricorda attraverso due contributi in onda lunedì 23 dicembre dalle 19.05 su Rai Storia: si inizia con una commossa Raffaella Carrà che il giorno dopo in “Pronto, Raffaella?” dedica la puntata al doloroso evento.
A seguire, lo speciale “Rapido 904. Una strage al buio” di Alessandro Chiappetta, con la regia di Agostino Pozzi ne ripercorre la storia. La strage del Rapido 904 commosse il Paese e lo fece ripiombare nell’incubo del terrorismo, che aveva avvolto l’Italia dal 1969 in poi, con violenze quotidiane e centinaia di vittime innocenti. Anche per questo, si pensò subito ad un colpo di coda dell’estremismo eversivo. Ma le indagini saranno lunghe e complesse e, solo con la sentenza di Cassazione del 1992, si proverà la matrice “terroristico-mafiosa”.
Eppure, la ferita della strage di Natale resta ancora non rimarginata, anche a distanza di 36 anni. Rapido 904. Una strage al buio analizza la vicenda, racconta i fatti e restituisce la memoria della tragedia. Al racconto, contribuiscono le testimonianze dei superstiti: Enza Napoletano, Stefano Fabretti, Lucia Gallo; di Angela Calvanese, che perse la sorella e i nipoti, di Rosaria Manzo, figlia del macchinista e oggi Presidente dell'”Associazione tra i familiari della strage sul treno Rapido 904 del 23 dicembre 1984″. Con loro, l’analisi degli storici Aldo Giannuli e Isaia Sales, dei giornalisti Roberto Scardova, Carlo Bonini, Marisa Figurato e Vincenzo Vasile, e del magistrato Paolo Itri.