Un farmaco composto da xanomelina e trospio cloruro offre efficacia e sicurezza a lungo termine nei pazienti con schizofrenia
Recenti risultati del trial di fase 3 EMERGENT-4, presentati a Boston nel corso del Psych Congress 2024, hanno dimostrato che un farmaco composto da xanomelina e trospio cloruro offre efficacia e sicurezza a lungo termine nei pazienti con schizofrenia.
I partecipanti che hanno continuato il trattamento con questa combinazione, approvata recentemente anche in Italia per questa indicazione, dopo un periodo iniziale di 5 settimane in due trial precedenti hanno mostrato un miglioramento duraturo nel loro punteggio totale della Scala dei Sintomi Positivi e Negativi (PANSS, Positive and Negative Syndrome Scale), con una diminuzione di 33,8 punti alla fine del periodo di 52 settimane open-label.
Coloro che hanno iniziato ad assumere xanomelina e trospio cloruro dopo aver ricevuto un placebo nei trial precedenti hanno anche mostrato un miglioramento significativo del punteggio PANSS totale, con una riduzione di 31,3 punti dal basale.
Di questi, il 68,6% dei 35 partecipanti che hanno completato le 52 settimane ha mostrato una riduzione del 30% o più nel punteggio PANSS totale rispetto al basale acuto. Schemi di miglioramento simili sono stati osservati per le sottoscale positive e negative del PANSS e per i punteggi della Scala CGI-S (Clinical Global Impression – Severity).
La sicurezza di xanomelina e trospio cloruro è stata simile a quanto riportato in precedenza, con il 35,5% dei partecipanti che ha sperimentato almeno un evento avverso correlato al trattamento. La maggior parte erano eventi gastrointestinali lievi o moderati e non hanno portato alla sospensione del trattamento.
Dati positivi anche in pazienti stabili su un precedente antipsicotico
L’EMERGENT-5, un trial open-label parallelo che includeva adulti con schizofrenia con sintomi stabili su un precedente antipsicotico e senza esposizione a xanomelina e trospio, ha mostrato risultati positivi con la combinazione.
Alla settimana 52, i partecipanti hanno avuto una riduzione media del punteggio PANSS totale di 5,5 punti e del punteggio CGI-S di 0,4 punti. Dei 283 partecipanti che hanno completato questo trial, il 30% ha mostrato una riduzione del 30% o più nel punteggio PANSS totale rispetto al basale.
L’azione sui recettori muscarinici
Invece di lavorare sui recettori dopaminergici e serotoninergici nel cervello, questo farmaco agisce sui recettori muscarinici M1 e M4. In particolare, la xanomelina è un agonista dei recettori muscarinici M1 e M4 dell’acetilcolina, coinvolti nella regolazione di vari processi neurologici, inclusa la memoria e l’apprendimento. Il trospio cloruro è un antagonista dei recettori muscarinici M1, M2 e M3. Bloccando questi recettori, aiuta a ridurre gli effetti collaterali periferici dell’attivazione muscarinica, come la salivazione eccessiva e la sudorazione.
La combinazione di questi due farmaci mira a migliorare l’efficacia terapeutica riducendo al contempo gli effetti collaterali comuni associati agli antipsicotici tradizionali che bloccano i recettori della dopamina. Questo approccio innovativo offre una nuova opzione di trattamento per i pazienti con schizofrenia, specialmente quelli che non rispondono bene o non tollerano gli antipsicotici tradizionali.
Implicazioni cliniche
Rishi Kakar, ricercatore principale del programma EMERGENT, ha sottolineato come i risultati a lungo termine, corroborando i dati di efficacia e tollerabilità già visti nei trial a breve termine, dovrebbero fornire ulteriore fiducia ai medici nel decidere di prescrivere questa combinazione.
Il fatto che la combinazione di xanomelina e trospio rappresenti una nuova classe di farmaci per la schizofrenia dopo oltre trent’anni rende i dati consistenti raccolti nel corso di 52 settimane particolarmente rilevanti e rassicuranti sia per i medici che per i pazienti.
A causa della natura cronica della schizofrenia, la maggior parte dei pazienti necessita di assumere farmaci per anni, rendendo cruciale sapere se il trattamento può continuare a migliorare i sintomi nel lungo periodo.
«La schizofrenia è una malattia altamente eterogenea che continua a creare un onere immenso sia per i pazienti che per il loro caregiver. I pazienti spesso devono fare un compromesso tra l’efficacia dei farmaci e il profilo degli effetti collaterali» ha detto Kakar.
«La robusta efficacia osservata nei pazienti di ricerca sia negli studi a breve che a lungo termine, combinata con un profilo di tollerabilità convincente senza aumento di peso, disturbi del movimento o cambiamenti metabolici, rende questa combinazione un’opzione aggiuntiva molto gradita sia ai pazienti che ai clinici» ha concluso.
Fonti:
- Kaul I, et al “Long-term safety and efficacy of xanomeline and trospium chloride in schizophrenia: results from the 52-week, open-label EMERGENT-4 trial” Psych Congress 2024; Poster 65.
- Kaul I, et al “Long-term safety, tolerability, and efficacy of xanomeline and trospium chloride in people with schizophrenia: results from the 52-week, open-label EMERGENT-5 trial” Psych Congress 2024; Poster 67.
- Horan WP, et al “Patient satisfaction with xanomeline and trospium chloride treatment for schizophrenia: a qualitative interview-based study” Psych Congress 2024; Poster 196.