La storia del Giubileo è costellata di eventi ‘assurdi’ e memorabili: da quello celebrato senza Papa alla strage di pellegrini del 1450, eccone alcuni tra i più curiosi
La storia del Giubileo è anche storia di eventi ‘assurdi’ e memorabili. La prima curiosità è già nelle origini: la sua proclamazione si deve in parte alla pressione dei pellegrini stessi, che già da tempo affollavano Roma nella speranza di ottenere indulgenze particolari. Il primo Giubileo della storia attirò un numero incredibile di pellegrini a Roma, molti più del previsto. Le cronache dell’epoca raccontano che le strade della città erano così affollate che si dovette istituire un sistema di ‘circolazione pedonale’: per entrare a San Pietro i pellegrini dovevano camminare sul lato destro del ponte di Castel Sant’Angelo e per uscirne dovevano percorrere il lato sinistro. Questo rudimentale ‘senso unico’ è considerato uno dei primi tentativi di gestione del traffico nella storia.
Può sembrare incredibile, ma nel 1400 il Giubileo fu celebrato senza la presenza di un Papa a Roma. In quel periodo, infatti, la Chiesa era nel pieno dello scisma d’Occidente, con due pontefici rivali. Nonostante l’assenza di una guida spirituale unitaria, i pellegrini accorsero ugualmente nella Città Eterna, dimostrando che la fede popolare era in grado di superare anche le divisioni istituzionali. Alcuni cronisti dell’epoca notarono con stupore come i tanti visitatori giunti in città si organizzassero spontaneamente per pregare e compiere le penitenze richieste.
Il Giubileo del 1450, quello celebrato sotto il pontificato di Niccolò V, fu segnato da una grave epidemia di peste e da un tragico evento. Durante una processione, il ponte Sant’Angelo crollò sotto il peso della folla, provocando la morte di centinaia di pellegrini. La tragedia fu percepita come un monito divino e si dice che il Papa stesso, profondamente scosso, abbia ordinato nuove preghiere e penitenze straordinarie per placare l’ira celeste. Quanto accaduto spinse il Santo Padre a intraprendere anche un ambizioso progetto di ristrutturazione urbanistica per migliorare la viabilità della città di Pietro.
Un Giubileo piuttosto singolare quello indetto nel 1500 da Papa Alessandro VI Borgia, con piazza San Pietro che venne trasformata in arena per le corride! Ma è proprio a Papa Borgia che si deve la denominazione attuale di ‘Giubileo’ e la disposizione dell’apertura della Porta Santa nelle quattro Basiliche patriarcali di San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.
Il Giubileo del 1525, indetto da Papa Clemente VII, è invece ricordato per i grandiosi spettacoli pirotecnici. Questi eventi, che si svolgevano di notte per stupire i pellegrini, furono talmente apprezzati da aver ispirato l’arte barocca romana e il gusto per le celebrazioni monumentali. Tuttavia, non mancarono le polemiche: alcuni ecclesiastici, infatti, criticarono il Papa per aver speso troppo in intrattenimenti e fuochi d’artificio e troppo poco in opere di carità.
Nel 1600 la Porta Santa venne aperta con una settimana di ritardo: non il 24 dicembre ma il 31 a causa dei problemi di salute di Papa Clemente VII, colpito da un attacco di gotta. Quello fu anche l’anno della morte di Giordano Bruno che, giudicato eretico, venne condannato dal Tribunale dell’Inquisizione e arso vivo il 17 febbraio a Campo de’ Fiori.
Tanti i regolamenti e i divieti che si sono succeduti nel corso dei vari Giubilei: in quello del 1675 Clemente X vietò l’aumento dei prezzi delle case e di sfrattare i cittadini per far posto ai pellegrini che affollavano Roma, mentre nel 1725 Papa Benedetto XIII proibì il gioco del lotto, ma fu più comprensivo sull’uso del tabacco all’interno di San Pietro.
Con Papa Pio XII, il Giubileo del 1950 fu il primo a essere trasmesso dai nuovi mezzi di comunicazione di massa, come la radio, la televisione e i primi cinegiornali, che portarono immagini e notizie dell’evento in tutto il mondo. Vi presero parte oltre 30 milioni di pellegrini, un record per l’epoca considerando le difficoltà di viaggio del dopoguerra. Il numero elevato è probabilmente da ricercare anche nella canonizzazione di Maria Goretti e nella proclamazione del dogma dell’Assunzione della Madonna.
L’evento attirò l’attenzione dei media mondiali e non mancò un episodio curioso: alcuni pellegrini, provenienti dagli Stati Uniti, raccontarono di aver organizzato una lotteria per finanziare il viaggio, offrendo come premio…una mucca viva! La notizia fece sorridere il mondo e sottolineò l’ingegno dei fedeli nel perseguire il proprio pellegrinaggio.
Quello indetto nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II fu uno dei Giubilei più partecipati della storia: furono infatti più di 30 milioni i pellegrini che fecero tappa a Roma. Tra le tante iniziative, una delle più insolite fu la costruzione di un sistema ecologico per gestire l’enorme quantità di rifiuti prodotta dai visitatori. Si trattò di un evento precursore del moderno approccio ‘green’ agli eventi di massa. Tra le presenze illustri vi presero parte capi di stato e artisti, mentre tra i pellegrini giunti a Roma a piedi, si racconta di un uomo che, partito dalla Siberia, impiegò oltre un anno per arrivare nella Capitale.
Nel 2000, Internet divenne il nuovo mezzo per coinvolgere i fedeli, mentre il Giubileo straordinario del 2015, voluto da Papa Francesco, è stato accompagnato da campagne social e App dedicate, trasformando il modo di vivere e raccontare questo evento millenario.
Oltre ai Giubilei ordinari, proclamati ogni 25 anni, la Chiesa ha istituito, dunque, anche Giubilei straordinari, proprio per rispondere a particolari necessità storiche o spirituali. Uno dei più celebri fu quello del 1933, indetto da Papa Pio XI per celebrare i 1900 anni dalla Redenzione, morte e risurrezione di Cristo.
Il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco nel 2015 fu segnato da episodi commoventi e sorprendenti. Tra questi, la decisione di aprire ‘Porte Sante’ in ogni diocesi del mondo, rendendo l’esperienza giubilare accessibile a molti fedeli che non potevano recarsi a Roma. Un aneddoto davvero curioso riguarda poi un gruppo di motociclisti italiani che, vestiti con giubbotti di pelle decorati con simboli religiosi, giunsero in Vaticano per ricevere la benedizione del Papa: il pontefice li accolse con un sorriso e una battuta sui loro “cavalli d’acciaio“.
Una delle curiosità più affascinanti del Giubileo è il suo richiamo che va anche oltre i confini religiosi. Nel 2000 Giovanni Paolo II volle infatti che fosse un momento di dialogo ecumenico e interreligioso e invitò i capi spirituali di altre confessioni a partecipare ai momenti di preghiera.