Fuori per l’etichetta The Beat Production, EX SYNC, il primo album di inediti dei biVio, band internazionale di stanza a Roma
Esce per l’etichetta The Beat Production, EX SYNC, il primo album di inediti dei biVio, band internazionale di stanza a Roma capace di coniugare l’eredità del rock e la dolcezza melodica del folk con il fascino per il sound sintetico.
Ascolta EX SYNC sugli store digitali: https://bfan.link/ex-sync
EX SYNC è un viaggio attraverso le dimensioni del tempo, una voce che risuona distorta perché non segue le regole lineari di una cronologia. Il primo disco dei biVio esplora una percezione diversa dal tempo ordinario e che assomiglia di più a quello dell’intimo vissuto. Trae ispirazione da una sincronia antica che non vuole però sfociare in un anacronismo moderno. Mette a fuoco gli sfasamenti che viviamo rispetto al tempo oggettivo che ci viene imposto quotidianamente, quello che scorre alla stessa velocità e in una sola direzione.
La musica è la sostanza ideale per sviluppare la plasticità di questi tempi desincronizzati, per dare spazio al ritmo del ricordo e del ritorno, al tempo sospeso che sembra quasi eterno, a quello della fretta e della produttività al quale ci confrontiamo ogni giorno. Fare e ascoltare musica non ci apre forse le porte di questo tempo interiore che sfugge allo scacco della clessidra?
Il sound sviluppato in questo primo disco appare come una proposta nuova e ricca di contaminazioni. Ai biVio – Natalia Bacalov (voce e violoncello), Martin Sevrin (voce e chitarra), Homero Prodan (voce e basso) e Lorenzo Capparucci (batteria) – piace stravolgere il suono dei propri strumenti, dare alle influenze acustiche un’impronta moderna e alle sonorità più elettroniche una matrice live, energica, sempre rock.
I testi delle canzoni scritti in inglese, italiano, spagnolo e francese aggiungono alla pluralità stilistica anche l’idea di un ibrido culturale e linguistico. Infatti, nel gruppo c’è un po’ d’Italia, di Francia e di Argentina. Questo biVio vive al contrario, non più come un punto di separazione, ma come un punto d’incontro che si sviluppa intorno alle sue confluenze per creare un nuovo percorso.
Produzione realizzata nell’ambito del progetto LAZIOSound, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.