I pazienti con acne curata con successo in genere usano in media 2,53 farmaci diversi ma la terapia dovrebbe sempre includere un retinoide topico
I pazienti con acne curata con successo in genere usano in media 2,53 farmaci diversi ma, indipendentemente dal regime di trattamento raccomandato, la terapia dovrebbe sempre includere un retinoide topico, secondo una presentazione al congresso 2024 della Society of Dermatology Physician Associates (SDPA).
«Il trattamento combinato è la soluzione migliore» ha affermato la relatrice Hilary Baldwin, direttore medico dell’Acne Treatment & Research Center a New York. «È molto più efficace e il trucco è usare prodotti che contengono due o tre farmaci, combinazioni fisse e prodotti con veicoli eccellenti».
La tretinoina è stato il primo retinoide topico approvato per il trattamento dell’acne nel 1971, seguito da adapalene nel 1996, tazarotene nel 1997 e trifarotene nel 2019. Secondo una revisione della letteratura, i retinoidi topici inibiscono la formazione di microcomedoni, riducono i comedoni maturi e le lesioni infiammatorie, migliorano la penetrazione di altri farmaci, riducono e prevengono le cicatrici, riducono l’iperpigmentazione e mantengono la remissione dell’acne.
Più di recente, gli autori delle linee guida dell’American Academy of Dermatology del 2024 per la cura dell’acne vulgaris hanno fortemente raccomandato l’uso di retinoidi topici sulla base di evidenze di certezza moderata. Vengono inoltre fornite forti raccomandazioni per il perossido di benzoile, gli antibiotici topici e la doxiciclina orale.
Possibile irritazione cutanea per le prime due settimane
Baldwin ha osservato che i benefici dei retinoidi includono le loro proprietà comedolitiche e anti-comedogeniche, la loro efficacia nel trattamento delle lesioni infiammatorie e la loro idoneità per il mantenimento a lungo termine. Tuttavia hanno come svantaggi la possibile irritazione cutanea, che può dipendere dalla concentrazione del principio attivo e dal veicolo.
«L’irritazione raggiunge il suo picco in 1-2 settimane, ma il problema è che si perde il paziente dopo 2 settimane, se non è adeguatamente informato in merito» ha osservato. «I pazienti all’inizio possono presentarsi con molti brufoli rossi e squamosi, che permangono nonostante la terapia e bruciano e pungono a causa del retinoide. Bisogna parlare loro proprio di questo traguardo delle 2 settimane o interromperanno il trattamento».
Come migliorare la tollerabilità del retinoide
Per migliorare la tollerabilità del retinoide, i suggerimenti di Baldwin sono stati:
- Usare una quantità di crema grande quanto un pisello per l’intera area interessata, evitando i trattamenti localizzati
- Iniziare con un’applicazione a giorni alterni
- Idratare la pelle regolarmente, possibilmente applicando una crema prima del retinoide
- Prendere in considerazione la possibilità di passare a una formulazione diversa, con un veicolo alternativo o un sistema di erogazione del retinoide. Adapalene e tazarotene sono gli unici retinoidi che hanno dimostrato di essere stabili in presenza di perossido di benzoile
- Persistere, dato che tutti possono tollerare un retinoide
Baldwin ha anche fatto riferimento a una metanalisi indipendente di 221 studi che confrontavano l’efficacia delle terapie farmacologiche per l’acne in pazienti di qualsiasi età, nella quale è emerso che la percentuale di riduzione del conteggio totale delle lesioni rispetto al placebo era più alta con isotretinoina orale (differenza media 48,41, P=1,00), seguita dalla tripla terapia contenente un antibiotico topico, un retinoide topico e perossido di benzoile (differenza media 38,15, P=0,95) e dalla tripla terapia contenente un antibiotico orale, un retinoide topico e perossido di benzoile (differenza media 34,83, P=0,90).