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Rosacea: ivermectina efficace sulla malattia e sul microbioma cutaneo

Rosacea da moderata a grave: un nuovo inibitore topico del proteasoma, chiamato per ora ACU-D1, è risultato sicuro, ben tollerato ed efficace

Nei pazienti con rosacea è stato scoperto che ivermectina aumenta l’abbondanza dello Staphylococcus epidermidis e riduce la densità di acari Demodex sulla pelle

Nei pazienti con rosacea è stato scoperto che il trattamento topico con ivermectina aumenta l’abbondanza dello Staphylococcus epidermidis e riduce la densità di acari Demodex sulla pelle, oltre a confermarsi una terapia efficace per questa malattia cutanea, come rilevato in un piccolo studio pubblicato sul Journal of Investigative Dermatology (JID).

La rosacea è una condizione cronica della pelle frequentemente associata all’acaro Demodex, ritenuto un fattore significativo che contribuisce all’infiammazione cutanea nella patologia cutanea. Tuttavia, la mancanza di correlazione tra gravità clinica e densità dell’acaro in molteplici studi ha messo in discussione il ruolo di Demodex come unico fattore scatenante delle manifestazioni cutanee della rosacea.

Ivermectina topica è un trattamento efficace per la rosacea e si ritiene che abbia un effetto antielmintico sostanziale contro Demodex, che spesso co-infetta la pelle con vari patogeni batterici, come dimostrato dall’osservazione di uno sbilanciamento del microbioma (disbiosi) sulla pelle dei pazienti con rosacea. Tuttavia la patogenesi della disbiosi microbica in questa malattia è ancora in gran parte sconosciuta, hanno premesso gli autori.

Un piccolo studio per valutare l’effetto di ivermectina sulla disbiosi
Lo studio monocentrico in aperto, condotto presso l’Università della California a San Diego, ha coinvolto 10 pazienti adulti (età media 66,4 anni) con rosacea papulopustolosa che sono stati trattati giornalmente con la crema a base di ivermectina all’1% per 12 settimane. La conta totale media delle papule all’inizio era di 26,9 e il punteggio del Clinician’s Erythema Assessment (CEA) era pari a 2 (su una scala a 5 punti relativa al viso, che va da 0 a 4).

Demodex, Cutibacterium acnes e Staphylococcus epidermidis sono stati quantificati nei campioni di DNA estratti dai tamponi cutanei al basale mediante PCR quantitativa. Le abbondanze assolute di S. epidermidis e C. acnes erano simili sulla pelle di soggetti sani e con rosacea al basale, sia nella cute lesionata che in quella non lesionata. Non sono state osservate differenze di Demodex tra pelle normale e con rosacea, tuttavia ne è stato rilevato un livello più elevato nella cute lesionata rispetto a quella non lesionata nei soggetti con rosacea.

Per valutare i cambiamenti nel microbioma batterico e la densità degli acari Demodex sono stati raccolti tamponi cutanei da siti lesionali e non lesionali all’inizio dello studio e dopo 3 mesi di trattamento. Per poter effettuare un confronto sono stati prelevati campioni anche tamponi all’inizio da 10 individui sani di età corrispondente.

Cambiamenti positivi del microbioma cutaneo
Con l’applicazione topica di ivermectina la densità di Demodex si è significativamente ridotta sulla pelle lesionata (P=0,002) ed è aumentata l’abbondanza assoluta dello Staphylococcus epidermidis (P=0,039), mentre non sono stati osservati cambiamenti nella quantità di Cutibacterium acnes. Non è stato rilevato nessun impatto sulla pelle non lesionata dei pazienti.

Ivermectina topica ha anche ridotto il numero di papule e i punteggi CEA (P=0,002 per entrambi) negli individui con rosacea.

La rosacea è caratterizzata da una produzione aberrante del peptide antimicrobico catelicidina, e ivermectina inibisce l’espressione dei geni catelicidina e KLK5 nei cheratinociti, con effetti antinfiammatori diretti. Anche se S. epidermidis in passato è stato isolato da pustole di rosacea, questo studio ne ha dimostrato un aumento dopo il trattamento. Lo S. epidermidis è una specie comune sulla pelle umana e ha diverse funzioni. Alcuni ceppi con elevata attività di cisteina proteasi possono interrompere la barriera cutanea e indurre infiammazione, altri ceppi sono antinfiammatori e producono un acido lipoteicoico che blocca la segnalazione pro-infiammatoria e altri ancora producono sostanze antimicrobiche che possono sopprimere la crescita eccessiva di batteri patogeni.

«Il trattamento con ivermectina topica può migliorare i sintomi della rosacea attraverso la modulazione del microbioma cutaneo oltre alla riduzione di Demodex» hanno concluso gli autori. «I risultati di questo studio forniscono preziose informazioni sulle complessità del microbioma cutaneo nella fisiopatologia della rosacea e mettono in evidenza i potenziali interventi terapeutici mirati al microbioma cutaneo».

Referenze

Nakatsuji T et al. Topical ivermectin treatment of rosacea changes the bacterial microbiome of the skin. J Invest Dermatol. 2024 Oct 29:S0022-202X(24)02869-0.

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