Ipsen ha recentemente annunciato un accordo di licenza globale esclusiva con Biomunex Pharmaceuticals per lo sviluppo di BMX-502
Ipsen ha recentemente annunciato un accordo di licenza globale esclusiva con Biomunex Pharmaceuticals per lo sviluppo di BMX-502, un engager di cellule T (T-cell engager, TCE) in fase preclinica, che rappresenta una potenziale innovazione nel trattamento del cancro.
Questo farmaco sfrutta una tecnologia unica, la piattaforma BiXAb® di Biomunex, capace di ingaggiare cellule T associate al tessuto mucosale (MAIT cells) per combattere i tumori in aree come le mucose e i tessuti barriera, dove queste cellule sono naturalmente abbondanti.
La piattaforma BiXAb, un sistema brevettato di anticorpi bispecifici e multispecifici, consente di superare alcune limitazioni dei TCE tradizionali, come la sindrome da rilascio di citochine, migliorando la sicurezza e ampliando la finestra terapeutica. La capacità di indirizzare le cellule MAIT verso antigeni tumorali potrebbe offrire un’alternativa più sicura ed efficace rispetto ai CD3+ T-cell engager, tradizionalmente associati a tossicità dose-limitanti.
BMX-502 si distingue per l’uso innovativo delle cellule MAIT, che hanno un ruolo cruciale nell’immunità innata e sono già presenti in alte concentrazioni nei tessuti più frequentemente coinvolti dai tumori solidi. Questo approccio punta non solo a migliorare la risposta immunitaria, ma anche a ridurre significativamente gli effetti collaterali associati alle immunoterapie esistenti, rendendolo promettente per un’ampia gamma di neoplasie.
Ipsen guiderà lo sviluppo clinico e la commercializzazione del candidato, mentre Biomunex si concentrerà sul completamento dello sviluppo preclinico. L’accordo prevede un investimento iniziale da parte di Ipsen e potenziali pagamenti fino a 610 milioni di dollari, comprensivi di milestone legate agli sviluppi clinici, regolatori e commerciali, oltre a royalties sulle vendite globali.
Secondo Pierre-Emmanuel Gerard, CEO di Biomunex, la tecnologia BiXAb rappresenta un passo avanti decisivo nell’immunoterapia oncologica, con il potenziale di affrontare esigenze mediche insoddisfatte, specialmente nei tumori solidi. Questo approccio è stato sviluppato in collaborazione con esperti dell’Institut Curie, consolidando la posizione dell’azienda come pioniere nella ricerca immuno-oncologica.
Ipsen, che ha già una solida pipeline in oncologia, ritiene che l’integrazione di BMX-502 possa rafforzare ulteriormente il suo portafoglio, affrontando sfide importanti come la tossicità dose-limitante e ampliando le possibilità di trattamento per i pazienti oncologici. Gli esperti sottolineano che l’innovazione nel campo degli engager di cellule T potrebbe aprire la strada a trattamenti più personalizzati e sicuri, rivoluzionando la gestione del cancro.
Questo accordo riflette l’interesse crescente per le immunoterapie avanzate, che stanno ridefinendo il panorama oncologico globale, con una particolare attenzione a soluzioni più mirate e meno tossiche. Il successo del BMX-502 nei futuri studi clinici potrebbe segnare una svolta significativa, non solo per Ipsen e Biomunex, ma per l’intera comunità scientifica e i pazienti affetti da cancro.