Il Rinascimento e il rock. Sulla stessa scena, il Castello di Chambord e Sting. Due monumenti in dialogo nel concerto stasera su Rai 5
Il Rinascimento e il rock. Sulla stessa scena, il Castello di Chambord e Sting. Due monumenti in dialogo nel concerto del tour “My Songs” del 28 giugno 2022. La rockstar britannica porta sul palco del patrimonio Unesco i successi della sua carriera da solista e di quella con i Police in “Sting Live at Chambord”, in onda giovedì 26 dicembre alle 22.25 su Rai 5. Un evento posticipato due volte causa pandemia e atteso dai fan per due anni.
Persone da tutta Francia raccolte nella Valle della Loira – patrimonio Unesco insieme al castello che ospita – per ascoltare i più grandi successi di Sting, che raramente concede al pubblico le “greatest hits”. Apre il concerto, “Message In A Bottle”, dal suo repertorio con I Police. Poi regala a seguire: “Englishman In New York”, “Fields Of Gold”, “Shape Of My Heart”, “Every Breath You Take”, “Wrapped Around Your Finger”, “Walking On The Moon” e “Roxanne”.
Sul palco si presenta in giacca gialla e maglia a righe rosse e nere, quel look distintivo che aveva valso al giovane professore in maglione a righe appassionato di jazz il soprannome “Stinger”, diventato poi “Sting”, pungiglione. Talmente identificativo che anche i suoi sei figli lo chiamano così e non con il suo vero nome, Gordon Matthew Thomas Sumner, quello dato dai genitori, un lattaio e una parrucchiera di Wallsend, cittadina portuale del nord dell’Inghilterra.
Chiude la serata al castello, “Fragile”, eseguita insieme al violinista australiano Patrick Roberts, legato a Sting da un’amicizia e da un sodalizio artistico suggellati dall’album omonimo alla canzone, i cui proventi sono stati destinati per metà alla salvaguardia della foresta pluviale.