La Finlandia sequestra una petroliera “ombra” russa che ha tagliato un cavo sottomarino con l’Estonia. La Eagle S registrata nelle Isole Cook era diretta in Egitto
La polizia finlandese è salita a bordo di una petroliera sospettata di essere coinvolta nel danneggiamento del cavo sottomarino Estlink 2, che trasporta elettricità tra Finlandia ed Estonia. Le autorità ipotizzato che la petroliera facesse parte di una flotta ombra utilizzata dalla Russia per evitare le sanzioni occidentali.
Questa è l’ultimo di una serie di interruzioni alle infrastrutture sottomarine indagate come atti di sabotaggio. Il mese scorso, due cavi in fibra ottica sono stati tagliati nel Mar Baltico: un cavo collegava Finlandia e Germania, l’altro Lituania e Svezia, tutti membri della Nato.
Sono state segnalate navi russe nel Baltico e nel Mare del Nord, in prossimità di aree in cui si trovano infrastrutture critiche sotto il mare, e decine di petroliere russe hanno iniziato a navigare sotto bandiere diverse per eludere le sanzioni.
Le autorità finlandesi hanno sequestrato la petroliera Eagle S, registrata nelle Isole Cook. La nave stava salpando da San Pietroburgo verso Port Said, in Egitto, quando è entrata nelle acque finlandesi.
Il primo ministro finlandese, Petteri Orpo, ha affermato che, sebbene non vi siano prove dirette che l’Eagle S sia collegata alla Russia, l’incidente ha evidenziato la vulnerabilità delle nazioni baltiche a potenziali ingerenze da parte di Mosca.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha elogiato “l’azione rapida” della Finlandia: “L’incidente di ieri nel Mar Baltico evidenzia le minacce alle infrastrutture dell’UE. Insieme aumenteremo la nostra protezione comune delle infrastrutture critiche europee, compresi i cavi sottomarini”.