Cecilia Sala in carcere in Iran, governo al lavoro per riportarla in Italia


La giornalista Cecilia Sala agli arresti in Iran. Il ministro Tajani: “Sta bene, stiamo lavorando per riportarla in Italia”

cecilia sala

Cecilia Sala sta bene e stiamo lavorando intensamente per riportarla in Italia“. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a RaiNews24, rassicura sulla condizione della giornalista italiana detenuta in Iran e si dice fiducioso sulla sua liberazione.

Il ministero degli Affari Esteri questa mattina ha reso noto che “Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. Su disposizione del ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l’ambasciata e il consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio. In coordinamento con la presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione“.

“Stiamo lavorando con grande discrezione e grande riservatezza come accade con Alessia Piperno”, ha sottolineato Tajani. “Oggi l’ambasciatrice d’Italia Paola Amadei ha effettuato una visita consolare per verificare le condizioni e lo stato di detenzione della dottoressa Sala. La famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare. In precedenza la dottoressa Sala aveva avuto la possibilità di effettuare due telefonate con i parenti. In accordo con i genitori della giornalista, la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda”.

I servizi di sicurezza iraniani hanno arrestato la giornalista del Foglio autrice del podcast Stories sulla piattaforma Chora giovedì scorso alle 12:30 nell’albergo in cui alloggiava a Teheran. Da allora si trova in una cella d’isolamento nella prigione di Evin. Il governo iraniano non ha chiarito pubblicamente di cosa è accusata. L’ambasciata iraniana a Roma le aveva concesso un visto giornalistico di otto giorni per lavorare in Iran.

“Fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell’inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità iraniane, tutto il governo, in primis il presidente Giorgia Meloni ed il ministro Tajani, si è mosso per farla liberare“, scrive sui social il ministro della Difesa Guido Crosetto. Che aggiunge: “Ogni persona che poteva e può essere utile per ottenere questo obiettivo si è messa al lavoro.
Le trattative con l’Iran non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell’opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare ma solo con un’azione politica e diplomatica di alto livello. L’Italia lavora incessantemente per liberarla, seguendo ogni strada”.

“Siamo molto preoccupati per il fermo in Iran della giornalista Cecilia Sala e seguiamo il caso da vicino e con grande apprensione. Chiediamo da subito al governo, con cui siamo già in contatto, di mettere in campo ogni iniziativa utile a far luce su questa vicenda, chiarezza sui motivi di questo trattenimento e, soprattutto, a riportare Cecilia Sala in Italia quanto prima”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.