Gli Asyab tornano con il singolo “Do we wanna be a riot?”


Si intitola “Do we wanna be a riot?” ed è disponibile nelle radio e sulle piattaforme streaming la nuova canzone degli Asyab

asyab

Gli ASYAB nascono nel 2020 dall’incontro tra Luca Polito e Tommaso Bernacchi, con l’intento di uscire dagli stilemi classici del rock strumentale. Dopo un’intensa fase di lavoro in studio, nel 2022 pubblicano l’album di debutto, There is a place where we have never met (Sounds of Failure), dove affiancano, alla strumentazione tradizionale, drum machine, controller MIDI e tastiere

Liberi da etichette stilistiche, gli ASYAB puntano sulla potenza emozionale della loro musica. Partiti come duo strumentale, hanno arricchito il proprio sound con sequenze imponenti, creando atmosfere che spaziano dal drum’n’bass alla synthwave, fino a influenze clubbing e downtempo. Le percussioni, pur restando al centro della composizione, vengono affiancate da bassi sintetici, arpeggiatori, pianoforti elettrici e chitarre potenti e armoniche. Il risultato è un paesaggio sonoro coinvolgente e stratificato, capace di alternare melodie ambientali a imponenti muri di suono.

Link al brano:

https://open.spotify.com/intl-it/track/7LfAqBuHD3z5rifzvhBiCi?si=706f8de34864496e

Do we wanna be a riot? è il primo dei quattro singoli in uscita tra il 2024 e il 2025, una perfetta dichiarazione d’intenti del duo. Il brano cattura subito l’attenzione con progressivo fondersi di una batteria incalzante, beat serrati e linee di synth avvolgenti. Su questo tessuto sonoro, la chitarra introduce un sottotesto grintoso, che esplode in momenti chiave, creando un soundscape dinamico e travolgente.

L’atmosfera del brano evoca la tensione di una rivoluzione interiore in atto, una trasformazione che nasce dal bisogno di connessione e dalla ricerca di significato. È una lotta che si vive anche in mezzo alla folla, quando ci si sente soli nonostante il caos che ci circonda.

Attraverso il ritmo incalzante e le melodie evocative, Do we wanna be a riot? è un inno alla necessità di generare una massa critica. Un movimento che parte dal singolo individuo ma si espande attraverso la condivisione di esperienze, passioni e lotte comuni. In questo spazio, musica, arte e amore diventano le forze motrici del cambiamento, alimentando una rivoluzione personale che, inevitabilmente, si riversa nella società. Non solo un invito alla riflessione, ma una spinta sonora a mettersi in gioco, trasformando l’isolamento in energia collettiva.