Dipendenze da oppioidi: il Consiglio di Stato ha confermato la validità dell’autorizzazione concessa dall’AIFA per la commercializzazione del metadone in compresse
È recente la notizia che il Consiglio di Stato ha confermato la validità dell’autorizzazione concessa dall’AIFA per la commercializzazione del metadone in compresse. Il Consiglio ha ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per giustificare un blocco della distribuzione del farmaco. Cercheremo di chiarire il ruolo del metadone, il suo utilizzo e l’importanza di di avere una scelta in più da adattare a seconda del tipo di paziente.
La sentenza del Consiglio di Stato
Sull’utilizzo del metadone in compresse era stata sollevata una preoccupazione riguardo al rischio di abuso se usato in modo improprio, ad esempio polverizzando le compresse per iniezione o inalazione. Tuttavia, è importante notare che l’abuso del metadone non è una novità, né un problema specifico della sola formulazione in compresse.
In realtà, il fenomeno dell’abuso iniettivo è già noto per il metadone in forma liquida, come per quello in sciroppo. Essendo un farmaco potente, il metadone è a rischio di abuso se utilizzato in modo non corretto.
L’abuso del metadone, sia in forma liquida sia in compresse, comporta possibili rischi per la salute, tra cui overdose, infezioni e danni ai tessuti, soprattutto se somministrato in modo non appropriato. Proprio per questo, le autorità sanitarie monitorano strettamente l’uso del metadone, consentendone la somministrazione solo in contesti clinici o ospedalieri.
Dunque, il rischio di abuso iniettivo riguarda entrambe le formulazioni di metadone oggi disponibili e per tale motivo la sentenza del Consiglio di Stato ha confermato la validità dell’autorizzazione concessa dall’AIFA per la commercializzazione del metadone in compresse. La decisione ha sottolineato che il rischio di abuso è un problema potenziale per qualsiasi farmaco destinato al trattamento delle dipendenze e che le autorità sanitarie devono puntare su misure preventive, come l’adozione di indicazioni di sicurezza e controlli rigorosi, piuttosto che su un divieto completo.
La sentenza ha inoltre evidenziato che l’AIFA ha esercitato la propria discrezionalità tecnica in modo adeguato nella valutazione della sicurezza del metadone e che le norme europee in materia farmaceutica sono state rispettate. Per tale motivo la versione in compresse del metadone può essere commercializzata, offrendo una nuova opzione terapeutica per il trattamento delle dipendenze da oppioidi.
Che cos’è il metadone, ruolo e importanza
Dalla sua introduzione negli anni ’60, il metadone, agonista sintetico completo del recettore µ-oppiaceo, è considerato il trattamento di riferimento per la dipendenza da oppioidi o disturbo da uso di oppioidi (DUO).
Il metadone blocca gli effetti euforici dell’eroina, riduce il craving (desiderio incontrollabile di assumere una sostanza stupefacente) e previene i sintomi di astinenza, alleviando così il bisogno del paziente di utilizzare eroina. Grazie alla sua lunga durata d’azione (15-60 ore), una singola dose giornaliera è sufficiente a stabilizzare il paziente, evitando gli alti e bassi associati all’uso di eroina, riducendo il rischio di overdose e migliorando la qualità di vita, favorendo la partecipazione ad altre forme di terapia psicologica e sociale.
Il Disturbo da Uso di Oppioidi è una condizione psicopatologica derivante dall’uso cronico di oppioidi a scopo non medico, che causa un significativo malessere e riduzione della qualità della vita. Colpisce circa 16 milioni di persone nel mondo e provoca oltre 120.000 morti annuali. Gli oppioidi sono noti per le loro proprietà analgesiche e euforizzanti, che li rendono anche sostanze d’abuso. Il DUO è caratterizzato da periodi di esacerbazione e remissione, con un elevato rischio di ricadute, overdose accidentale, trauma, suicidio e malattie infettive (1).
Nell’Unione Europea la prevalenza di utilizzatori di oppiacei ad alto rischio tra gli adulti (15-64 anni) è stimata essere pari allo 0,4%, l’equivalente di circa 1,3 milioni di consumatori di oppiacei ad alto rischio. In tale popolazione l’eroina rimane l’oppioide più comunemente utilizzato in Europa e sono stati rilevati oppiacei nel 76% degli 5679 decessi per overdose che hanno coinvolto almeno una droga illecita nell’Unione europea (incluse Norvegia e Turchia) nella fascia di età compresa tra i 15 e 64 anni nel 2019, con un tasso di mortalità del 14.8 per milione di abitanti
Il trattamento del DUO prevede l’uso di farmaci come metadone o buprenorfina per la terapia di mantenimento, naltrexone per prevenire le ricadute e naloxone per trattare l’overdose.
Quando e perché viene utilizzato il metadone
Il metadone è un farmaco altamente controllato. Viene somministrato e monitorato da strutture sanitarie specializzate per garantire che venga usato in modo sicuro e appropriato, minimizzando i rischi di abuso e di effetti collaterali. Agisce come agonista degli oppioidi, imitando l’effetto di questi ultimi nel corpo, ma in modo più controllato e senza causare l’euforia tipica delle droghe. Questo riduce il bisogno di usare droghe e aiuta a prevenire i sintomi di astinenza.
In Italia, l’assistenza per il DUO è garantita dai Servizi per le Dipendenze (SerD) e dai Servizi Multidisciplinari Integrati (SMI), che offrono un supporto multidisciplinare ai pazienti. (1)
L’uso delle diverse formulazioni di metadone ha dimostrato complessivamente un impatto positivo nella riduzione dei danni legati al DUO, nella diminuzione dei decessi per consumo di oppioidi e nel contenimento della diffusione di virus trasmissibili per via ematica, senza influire negativamente sulla vita quotidiana dei pazienti (2).
Formulazioni di metadone disponibili
Le formulazioni liquide di metadone racemico e levometadone sono i trattamenti più utilizzati per il disturbo da uso di oppioidi in tutta Europa. Altre opzioni terapeutiche includono compresse e film sublinguali di buprenorfina e buprenorfina-naloxone, la morfina orale a rilascio prolungato (SROM) e le formulazioni di buprenorfina a rilascio prolungato, recentemente approvate (3).
All’interno dei SerD, la formulazione liquida del metadone è la più utilizzata,
In molti Paesi europei, come Francia, Spagna, Paesi Bassi e Germania, e finalmente ora anche in Italia (rimborsato dal SSN) sono state introdotte formulazioni solide di metadone (compresse o capsule) che si aggiungono alle formulazioni liquide per migliorare i risultati del trattamento dell’OUD (3).
Impatto delle compresse sul paziente e sul sistema sanitario
Le compresse offrono diversi vantaggi: sono discrete, facilmente trasportabili e possono integrarsi meglio nella vita quotidiana del paziente.
Le compresse favoriscono l’adesione alla terapia e la qualità della vita dei pazienti, riducendo anche lo stigma associato al disturbo. Inoltre, queste formulazioni possono ottimizzare le procedure di somministrazione e ridurre il tempo impiegato, apportando potenziali miglioramenti significativi per i sistemi sanitari, i professionisti e i pazienti (3).
Le compresse sono ben accettate dal paziente anche perché non sono collegate a effetti collaterali come nausea e vomito, sono facilmente trasportabili essendo in blister compatto.
Un paper realizzato di recente da Federserd relativo al progetto Co.Me.Sta.Te., una survey nazionale partita lo scorso ottobre 2023 nella quale viene valutato l’impatto delle compresse di metadone nella realtà clinica italiana, ha presentato i dati preliminari dimostrano una soddisfazione di infermieri e pazienti in termini di semplificazione della dispensazione, precisione del dosaggio con effetti positivi su tollerabilità, insorgenza e durata d’azione e sulla riduzione dello stigma, oltre a un miglioramento della compliance (4).
Sicurezza del metadone in compresse
Per quanto concerne effetti collaterali relativi alla molecola metadone, avvertenze speciali e precauzioni di uso per le compresse valgono le stesse indicazioni del metadone liquido. Ricordiamo che il principio attivo è il medesimo e che il trial randomizzato di Gourevitch et al ne dà conferma ulteriore della sovrapponibilità delle formulazioni orali a rilascio immediato (5).
Il rapporto triennale PSUSA del gennaio 2023 che ha valutato il rapporto beneficio rischio delle formulazioni di metadone in Europa ha ribadito che non ci sono differenze in termini di sicurezza tra le diverse formulazioni di metadone, nemmeno per quanto concerne i rischi di abuso misuso e diversione (6).
Consumo di metadone in compresse in Europa, dati e confronto con l’Italia
Il consumo di metadone in compresse in Italia è decisamente più basso rispetto ad altri Paesi Europei il cui utilizzo non ha subito interruzioni, come Francia, Spagna, Germania o rispetto ad Olanda e Romania in cui è l’unica formulazione disponibile. Ad esempio, per il secondo semestre 2024 il consumo italiano è stato di 13576 compresse rispetto alla Francia con 48777005 (Dati IQVIA Smart MAT Secondo Trimestre 2024).
Alleanza terapeutica medico-paziente
In conclusione, avere a disposizione il metadone in compresse per il disturbo da uso di oppioidi, permette al medico specialista di avere una scelta in più da adattare a seconda del tipo di paziente, consente una più rapida dispensazione del medicinale ed elimina, almeno in parte, lo stigma che si crea nei confronti di chi assume questo farmaco. È importante che nei servizi per le dipendenze vengano proposte e spiegate tutte le opzioni terapeutiche a disposizione, che si crei un’alleanza terapeutica con il paziente, senza imporre scelte unilaterali anche se il medico nello spiegare le opzioni al paziente, evidenzia anche quale può essere più adatta al suo caso specifico.
1. Ciccarone, et al., L’erogazione del metadone cloridrato sciroppo in Italia: fabbisogno e costi sostenuti dalle regioni e province autonome.leggi
2. Confronto tra formulazioni SOlide e LIquide di farmaci agonisti oppioidi nel trattamento del Disturbo da uso di Oppiacei (Studio SO.LI.D.O) Lorenzo Somaini.esc-sitoxi-nforma_marzo 2022.
3. Differences in the time needed for solid versus liquid delivery of methadone for patients with Opioid Use Disorder in Italy: The SO.LI.D.O 2 study
4. Paper Esperienze dei Servizi per le Dipendenze con nuove formulazioni nel trattamento della dipendenza da oppiacei. Stato dell’arte dell’utilizzo di metadone compresse. PROGETTO CO.ME.STA.TE. (COmpresse di MEtadone in pazienti STAbilizzati TErapeuticamente)leggi
5. M N Gourevitch et al., Three oral formulations of methadone. A clinical and pharmacodynamic comparison. J Subst Abuse Treat leggi
6. Pharmacovigilance Risk Assessment Committee (PRAC) Minutes for the meeting on 10-13 June 2024. leggi