Tragedia aerea in Corea del Sud: aperta indagine su compagnie aeree


La Corea del sud ordina un’indagine a tappeto sulla sicurezza di tutte le compagnie aeree dopo il disastro del Boeing 737-800 della Jeju Air all’aeroporto di Muan

muan

Il presidente ad interim della Corea del Sud, Choi Sang-mok, ha disposto un’ispezione straordinaria di sicurezza sul sistema operativo di tutte le compagnie aeree nazionali, dopo il disastro del Boeing 737-800 della Jeju Air, che domenica mattina è atterrato senza carrello all’aeroporto internazionale di Muan, schiantandosi contro un muro alla fine della pista. Il più grave incidente aereo nella storia del Paese.

A bordo del volo 7C2216 si trovavano 175 passeggeri e sei membri dell’equipaggio: 179 persone hanno perso la vita, due membri dell’equipaggio sono sopravvissuti.

COSA E’ SUCCESSO
L’aereo stava effettuando un atterraggio programmato intorno alle 9 locali quando è stato colpito da un uccello, secondo quanto comunicato dai piloti al controllo del traffico aereo. Dopo aver dichiarato un’emergenza e tentato di riattivare il carrello di atterraggio, il velivolo è comunque atterrato, scivolando per circa 1.200 metri lungo la pista prima di schiantarsi contro un muro. Gli investigatori stanno esaminando diversi fattori, tra cui la velocità elevata dell’aereo al momento dell’atterraggio, l’impatto con I volatili e le condizioni meteorologiche. Si indaga anche sul ruolo dell’antenna localizzatore, posizionata su un terrapieno al termine della pista, e sulle implicazioni strutturali del muro contro cui l’aereo si è scontrato. La scatola nera è stata recuperata, ma presenta danni esterni che potrebbero comprometterne l’analisi. L’indagine coinvolge anche il National Transportation Safety Board (NTSB) degli Stati Uniti, insieme a Boeing e alla Federal Aviation Administration.