Sentirsi la Foresta dentro come divinità ancestrali. Il nuovo selvaggio singolo dei Koomari disponibile in radio e online è un’ode alla natura
I casalesi Koomari spingono il loro funk un po’ più in là in mezzo alla Foresta, il loro nuovo singolo: una svolta più rock per la band, diluita in una liquidità sognante che piega la realtà.
Dopo l’uscita di Movimento, EP d’esordio della band della bassa padana, i Koomari si perdono nella Foresta, ritrovandola dentro di sé. Un brano accompagnato da un progetto visivo all’altezza del concept che si cela dietro al loro nuovo singolo e che dà continuità all’esoterismo funk inaugurato con le prime uscite. I membri della band, adornati da maschere tribali, si trasformano repentinamente in spiriti della foresta che ricordano fortemente le figure mitologiche dello Studio Ghibli.
Nonostante un’impronta più rock, Foresta è condita da atmosfere sognanti nelle chitarre e nei synth, portando alla mente una sorta di ode a una divinità ancestrale che connette la band alle ambientazioni naturali da cui traggono ispirazione. La voce versatile di Leonardo Visioli ha il fascino di saper narrare cantando, mantenendo una compostezza nelle varie fasi del pezzo, dalle strofe più contenute ai vocalizzi più selvaggi del finale. Come da tradizione il brano si conclude con una parte di improvvisazione, una sorta di jam session, in cui il suono dei Koomari esplode in un vettore sonoro unico e ordinato, ormai un marchio di fabbrica della band alla ricerca di nuove connotazioni del funk.
Foresta prosegue quindi il concept apertosi con Movimento, allargando le vedute verso suoni più solidi e chitarre che, all’occorrenza, sanno suonare possenti come tuoni. É in ambientazioni simili che i Koomari escono con brani nuovi e freschi, attestando una crescita artistica graduale e organica come il mondo naturale che ci circonda. Il brano è stato registrato in presa diretta da Domenico Vigliotti che li ha invitati nel suo Sonic Temple Studio dopo averli sentiti live.