La Commissione europea ha approvato l’inibitore di CDK4/6 ribociclib in combinazione con un inibitore dell’aromatasi per il trattamento adiuvante del tumore al seno
La Commissione europea ha approvato l’inibitore di CDK4/6 ribociclib in combinazione con un inibitore dell’aromatasi per il trattamento adiuvante dei pazienti con tumore della mammella in stadio iniziale con recettori ormonali positivi (HR+) e negativo per il recettore HER2 (HER2-), ad alto rischio di recidiva. Con questa nuova indicazione, che va ad aggiungersi a quella già esistente per la malattia metastatica HR+/HER2-, si ampliano notevolmente le possibilità di impiego del farmaco nel tumore della mammella.
L’approvazione si basa sui risultati dello studio registrativo di fase 3 NATALEE, che ha incluso una vasta popolazione di pazienti con tumore della mammella iniziale (in stadio II e III) HR+/HER2-, compresi quelli senza coinvolgimento linfonodale. I dati a 3 anni dello studio, pubblicati sul New England Journal of Medicine nel marzo scorso, hanno mostrato una riduzione significativa e clinicamente rilevante del 25,1% (HR 0,749; IC al 95% 0,628, 0,892; P = 0,0006) del rischio di recidiva della malattia con ribociclib più la terapia endocrina rispetto alla sola terapia endocrina. Il beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) è stato osservato in modo coerente in tutti i sottogruppi di pazienti.
L’analisi dei dati aggiornati a 4 anni dello studio NATALEE, presentata di recente all’ultimo congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO), a Barcellona, ha evidenziato un ulteriore miglioramento del beneficio di iDFS (riduzione del 28% del rischio di recidiva con ribociclib in aggiunta alla terapia endocrina), beneficio che si mantiene anche dopo il completamento del periodo di trattamento di 3 anni. Il trial è ancora in corso e gli autori continueranno a valutare i risultati a lungo termine, fra cui quelli relativi alla sopravvivenza globale (OS).
«Per molte pazienti diagnosticate con carcinoma mammario precoce HR+/HER2- in stadio II o III, il rischio di recidiva della malattia, nonostante il trattamento con terapia endocrina, rimane sostanziale, anche dopo decenni», ha dichiarato Michelino De Laurentiis, direttore della Struttura Complessa Oncologia Clinica Sperimentale di Senologia dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori ‘Fondazione Giovanni Pascale’ di Napoli. «Questa approvazione rappresenta una pietra miliare per la comunità europea con una nuova opzione terapeutica per ridurre il rischio di recidiva in un’ampia popolazione di pazienti. È una notizia incoraggiante sia per i medici, sia per le pazienti, incluse quelle senza coinvolgimento dei linfonodi, ma con almeno un fattore di rischio aggiuntivo».
Un terzo dei pazienti a rischio di recidiva
Il carcinoma mammario è il tumore più comunemente diagnosticato in Europa, con circa il 70% dei casi diagnosticati nelle fasi iniziali della malattia. Nonostante le attuali opzioni terapeutiche, i pazienti con carcinoma mammario HR+/HER2- in stadio II e III rimangono a rischio di recidiva a lungo termine, spesso sotto forma di malattia avanzata inguaribile.
«La prospettiva della recidiva del carcinoma mammario può essere una fonte di preoccupazione per coloro che hanno ricevuto una diagnosi in fase precoce. Come Novartis ci impegniamo affinché i pazienti abbiano accesso a opzioni terapeutiche che aiutino a ridurre al minimo il rischio di recidiva», ha dichiarato Paola Coco, Medical Affairs Head di Novartis Italia. «Siamo orgogliosi di questa approvazione, che contribuirà a rispondere ad un importante bisogno medico non ancora soddisfatto e a migliorare e prolungare la vita in una popolazione sempre più ampia di pazienti in Europa e in Italia».
Questa notizia segue la recente approvazione da parte della Food and drug administration (Fda) di ribociclib per i pazienti con tumore della mammella precoce e la raccomandazione come trattamento adiuvante preferenziale di Categoria 1 nelle Linee Guida di Pratica Clinica in Oncologia del National Comprehensive Cancer Network* (NCCN Guidelines®). Ribociclib ha ottenuto anche il punteggio più alto (A) nell’European Society for Medical Oncology-Magnitude of Clinical Benefit Scale (ESMO-MCBS) per il tumore della mammella iniziale.
Lo studio NATALEE
NATALEE è uno studio multicentrico globale di fase 3, randomizzato, controllato, in aperto, disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza di ribociclib in combinazione con la terapia endocrina come trattamento adiuvante sperimentale rispetto alla sola terapia endocrina nei pazienti con tumore della mammella in stadio II e III HR+/HER2-, condotto in collaborazione con TRIO.
Complessivamente sono stati randomizzati 5101 pazienti adulti con tumore della mammella iniziale HR+/HER2- arruolati in 20 Paesi sono stati randomizzati nello studio. La terapia endocrina adiuvante in entrambi i bracci di trattamento era costituita da un inibitore non steroideo dell’aromatasi (NSAI; anastrozolo o letrozolo) e, se necessario, goserelin per la soppressione della funzione ovarica.
L’endpoint primario dello studio era l’iDFS definita in base ai criteri STEEP (Standardized Definitions for Efficacy End Points).
Ribociclib già approvato negli Usa e nella Ue
Ribociclib è un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti (o cicline), una classe di farmaci che aiuta a rallentare la progressione del tumore inibendo due proteine chiamate chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6). Queste proteine, se iperattivate, possono permettere alle cellule tumorali di crescere e dividersi troppo rapidamente. Colpire le CDK4/6 con maggiore precisione può contribuire a impedire che le cellule tumorali continuino a replicarsi in modo incontrollato.
Ribociclib è stato approvato come trattamento per il tumore dalle autorità regolatorie in più di 100 Paesi in tutto il mondo, tra cui Stati uniti e Unione europea.
Negli Usa, ribociclib è indicato in combinazione con un inibitore dell’aromatasi come trattamento adiuvante per i pazienti adulti con tumore della mammella in stadio II e III HR+/HER2- ad alto rischio di recidiva, nonché per il trattamento di pazienti adulti con tumore della mammella avanzato o metastatico HR+/HER2- come trattamento endocrino iniziale; ribociclib è, inoltre, approvato nell’indicazione metastatica in combinazione con fulvestrant come trattamento endocrino iniziale o dopo progressione della malattia durante il trattamento endocrino negli uomini e nelle donne in post-menopausa.
Nell’Unione europea, ribobiclib era già approvato per il trattamento di donne con tumore al seno avanzato o metastatico HR+/HER2- in combinazione con un inibitore dell’aromatasi o fulvestrant come trattamento endocrino iniziale o dopo progressione della malattia; nelle donne in pre- o perimenopausa, il trattamento endocrino deve essere combinato con un combinato con un agonista dell’ormone di rilascio dell’ormone luteinizzante (LHRH). A questa indicazione va ora ad aggiungersi quella nel setting adiuvante; nelle donne in pre- o perimenopausa e negli uomini l’inibitore dell’aromatasi deve essere combinato con un agonista dell’LHRH.
Unico inibitore di CDK4/6 approvato a prescindere dal coinvolgimento dei linfonodi
Nel tumore della mammella iniziale ribociclib è l’unico inibitore di CDK4/6 raccomandato per tutti i pazienti con coinvolgimento linfonodale e anche per i pazienti senza coinvolgimento linfonodale, ma con caratteristiche di malattia ad alto rischio, come un tumore di dimensioni >5 cm, o tumori di dimensioni tra 2 e 5 cm, di grado 2 con alto rischio genomico o un Ki-67 ≥20% o di grado 3.
Nel setting metastatico, ribociclib ha dimostrato costantemente un beneficio statisticamente significativo di OS in tre studi di fase 3. Le linee guida NCCN® per il tumore della mammella raccomandano ribociclib come unico inibitore di CDK4/6 preferito di Categoria 1 per il trattamento di prima linea dei pazienti con tumore HR+/HER2-, in combinazione con un inibitore dell’aromatasi, rendendo ribociclib il trattamento di prima scelta preferito dai prescrittori negli Stati Uniti per questo gruppo di pazienti.
Inoltre, ribociclib ha ottenuto il punteggio più alto tra tutti gli inibitori di CDK4/6 nella scala ESMO-MCBS, ottenendo un punteggio di 5 su 5 come terapia di prima linea per le pazienti pre-menopausali con tumore al seno avanzato HR+/HER2-. Inoltre, ribociclib, in combinazione con letrozolo o fulvestrant, è l’unico tra gli inibitori di CDK4/6 ad aver ricevuto un punteggio di 4 su 5 per le pazienti post-menopausali con tumore al seno avanzato HR+/HER2- trattate in prima linea.