Cnr realizza un nuovo pastorizzatore per migliorare la qualità del latte umano


Un nuovo pastorizzatore per migliorare la qualità del latte umano, donato per i neonati fragili, è stato ideato e brevettato da Cnr, Università degli Studi di Torino e dall’azienda GIADA

pastorizzatore

Un nuovo pastorizzatore per migliorare la qualità del latte umano, donato per i neonati fragili, è stato ideato e brevettato da Cnr, Università degli Studi di Torino e dall’azienda GIADA Sas di Gariglio Gian Marco & C.

Risultato di molti anni di ricerche, pubblicate su riviste internazionali, il nuovo pastorizzatore è basato sulla tecnologia High Temperature Short Time (HTST, 72°C per15 secondi), una tecnica di pastorizzazione comunemente utilizzata per pastorizzare il latte fresco bovino che consente di avere il miglior compromesso tra sicurezza microbiologica e qualità nutrizionale. Ad oggi, tale tecnica non è utilizzata in ambito umano perché gli impianti industriali hanno portate dell’ordine di tonnellate, e non prevedono la possibilità di pastorizzare piccoli volumi.

Il sistema attualmente in uso per pastorizzare il latte delle mamme donatrici –  usato per bimbi ricoverati in terapia intensiva e in patologia neonatale se quello materno non è disponibile –  è il metodo di pastorizzaazione Holder (62.5°C per 30 minuti), fondamentale per garantire la sicurezza microbiologica del latte; questo metodo, tuttavia, modifica il valore nutrizionale e riduce, in particolare, la capacità del latte umano di fornire difese e di stimolare il sistema immunitario del neonato rispetto al latte fresco, a causa dell’intenso danno termico.

Dalla collaborazione tra i neonatologi della terapia intensiva neonatale universitaria dell’ Università di Torino (Alessandra Coscia e Enrico Bertino), un gruppo di ricercatrici dell’ Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR di Torino (Laura Cavallarin, Marzia Giribaldi e Sara Antoniazzi), e Gian Marco Gariglio, titolare dell’ azienda GIADA Sas è nata, quindi, l’idea di realizzare un pastorizzatore per piccoli volumi di latte (Low Volumes Milk Pasteurizer, Lo.V.Milk), da impiegare per il latte materno presso le banche del latte e i centri ospedalieri di neonatologia.

La produzione e commercializzazione del pastorizzatore è stata affidata tramite un contratto di licenza esclusivo all’azienda Labor baby di Tribiano (Milano), che ha completato lo sviluppo industriale del pastorizzatore e ne ha avviato la commercializzazione, vendendo il primo strumento alla Banca del Latte dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, dove sarà utilizzato da gennaio 2025 per fornire il latte non solo ai neonati critici dell’ospedale Sant’Anna, ma anche a quelli ricoverati nel Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino Ospedale Regina Margherita di Torino.