Corea del Sud, a Seul i soldati bloccano l’arresto del presidente Yoon: fermato il tentativo del Corruption Investigation Office di eseguire il mandato
Si è concluso in un nulla di fatto il tentativo degli agenti del Corruption Investigation Office di arrestare il presidente deposto della Corea del Sud Yoon Suk Yeol. Le forze di sicurezza presidenziali hanno impedito di mettere in atto il mandato. Lo riferisce l’agenzia Yonhap.
Il leader è stato sottoposto a impeachment dopo il fallito tentativo di introdurre la legge marziale nel Paese. È sospeso dal potere dallo scorso 14 dicembre. Avendo rifiutato per tre volte di comparire per un interrogatorio, si è dato l’ok per l’arresto. Le accuse sono quelle di insurrezione e abuso di potere.
Gli investigatori del Cio fanno sapere di aver interrotto l’esecuzione del mandato circa 5 ore dopo il loro arrivo. “Abbiamo sospeso l’esecuzione per preoccupazione per la sicurezza del personale in loco causata dalla resistenza“, ha affermato il CIO in una nota alla stampa pubblicata da Yonhap. “Esprimiamo profondo rammarico per il comportamento del sospettato che si è rifiutato di conformarsi alle procedure stabilite dalla legge”, ha sottolineato l’ufficio. A complicare le operazioni i migliaia di sostenitori di Yoon che sono radunati da giorni nei pressi della residenza per protestare e che parlano di “mandato illegale”. Stesso pensiero del team di Yoon che promette azioni legali. Ora il prossimo passo sarà valutare come procedere. Il Cio ha tempo fino a lunedì 6 per eseguire il mandato.