Sequestrata la culla termica e disposta l’autopsia sul neonato morto a Bari


Neonato trovato morto in una chiesa a Bari: sequestrata la culla termica e disposta l’autopsia. Le ipotesi di reato sono abbandono di minore aggravato dalla morte

bari culla termica

Fatale è stato, molto probabilmente, il non aver chiuso la porta della stanzina in cui si trova la culla termica: così non è scattato l’allarme che avrebbe dovuto avvisare il parroco della presenza di un bimbo. Il freddo non ha dato scampo al piccolo che è stato trovato, per puro caso, solo questa mattina, giovedì 2 gennaio, da un addetto di un’agenzia delle pompe funebri, arrivato alla chiesa di San Giovanni Battista di Bari per un funerale.

Il corpicino di un bimbo di un mese è stato così trovato senza vita nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari. Secondo le prime ipotesi, tutte ancora da accertare, la porta della culla lasciata aperta non avrebbe fatto scattare l’allarme sul cellulare del parroco. Un messaggio che, attraverso dei sensori, si attiva e viene inviato prontamente facendo partire la prima assistenza del neonato.

La polizia ora indaga per ricostruire quanto accaduto nella chiesa San Giovanni Battista del quartiere Poggiofranco, al vaglio sono i video delle telecamere della zona. Resta da capire se il piccolo fosse già morto quando è stato lasciato dentro la culla installata nella parrocchia per evitare questo tipo di tragedie e garantire l’anonimato dei genitori. Il piccolo è stato trovato con un piumino indosso: un ultimo possibile gesto di premura da parte di chi lo ha abbandonato, sperando per lui in un futuro migliore. Ciò lascia pensare che quindi sia stato lasciato nella culla ancora in vita e che poi sia morto a causa del freddo.

LE INDAGINI E LE IPOTESI DI REATO

I primi a intervenire dopo il ritrovamento del piccolo sono stati gli agenti delle Volanti e della Scientifica della questura di Bari che hanno effettuato i primi rilievi, ma sul caso ora indagano i poliziotti della squadra mobile.  La Procura ha provveduto al sequestro della culla termica per svolgere accertamenti sul corretto funzionamento del sistema di allarme collegato: se infatti un peso viene inserito al suo interno, in automatico scattano la ventilazione e la chiamata al cellulare del parroco. Sul posto c’è anche il professor Biagio Solarino dell’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Il magistrato inquirente Ciro Angellilis ha avviato un’inchiesta e disposto l’autopsia che chiarirà definitivamente le cause del decesso del piccolino. L’ipotesi di reato è abbandono di minore aggravato dalla morte.

Per il parroco Don Antonio Ruccia, la tragedia è quasi certamente riconducibile alla mancata attivazione dell’allarme: con la porta rimasta aperta il suo telefono infatti non è squillato. “Ma abbiamo fatto tutte le verifiche tecniche, non ci sono stati guasti o simili, ed è tutto ok. La notizia ci ha sconvolto e rattristato”, spiega dispiaciuto ai cronisti.

Proprio un anno fa una neonata è stata trovata nella stessa culla termica della parrocchia che esiste dal 2014: in quel caso il sensore si era attivato e il cellulare del parroco aveva suonato, fu proprio don Antonio Ruccia a prenderla tra le sue braccia per primo.

(foto di apertura dal profilo X di Teleramanews.it)