Campagna Eu-Osha 2023-2025, il bilancio del primo biennio. Temi ed eventi dell’iniziativa comunitaria triennale, coordinata in Italia dall’Inail, che punta a sensibilizzare sui rischi professionali dell’era digitale
Appuntamenti sul territorio da Nord a Sud, lancio del concorso sulle buone pratiche, coinvolgimento di datori, lavoratori e opinione pubblica. Il 2024, secondo anno della campagna europea 2023-2025 su “Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale”, ha visto confermato il grande interesse di istituzioni, aziende, parti sociali, associazioni e mondo dell’istruzione verso i temi della digitalizzazione e della prevenzione di rischi tradizionali e nuovi, ancora poco percepiti nel loro impatto quotidiano e sul lungo termine. L’iniziativa triennale dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) ha approfondito aspetti che riguardano non solo l’ambito più prettamente tecnico ma anche l’etica, la privacy, il benessere e la partecipazione attiva delle persone, dalla fase di progettazione delle tecnologie a quella degli interventi nei processi lavorativi.
Una rete di attori coordinata dall’Inail. La campagna Eu-Osha viene promossa attraverso eventi, concorsi, contributi editoriali, sinergie interistituzionali, partnership con aziende e organizzazioni e con la rete Enterprise Europe. In Italia è coordinata dall’Inail, attraverso la Direzione centrale prevenzione, con il sostegno del network nazionale tripartito, formato da Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Ministero della Salute, Inail, Iss, Conferenza delle regioni e delle province autonome, organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro, Anmil.
Gli approfondimenti suggeriti dalla campagna europea. Al centro della discussione collettiva suscitata dalla campagna è stato il ruolo dell’intelligenza artificiale (IA) nell’ambito della ricerca, dello sviluppo e dell’applicazione, con un’attenzione particolare ai temi della sicurezza, dell’equità e del rispetto dell’autonomia umana. Le macchine hanno ora una accresciuta capacità di raccogliere, memorizzare e analizzare enormi quantità di dati. Diventa essenziale, quindi, proteggere queste informazioni per prevenire abusi o violazioni della riservatezza personale ed eventuali pregiudizi preesistenti, come nel caso delle differenze di genere. Alimentati in modo sbagliato, gli algoritmi possono infatti avere ricadute negative sui processi decisionali attuando discriminazioni nei vari ambiti sociali e professionali.
Spunti e proposte anche dal premio Buone pratiche. Le opportunità e le criticità della trasformazione digitale sono state anche il focus del premio Buone pratiche, il concorso terminato in autunno che punta a evidenziare gli esempi più virtuosi sui temi della campagna. Aperto alla partecipazione di imprese individuali, enti e organismi di formazione e istruzione, organizzazioni dei datori di lavoro, associazioni di categoria, sindacali e non governative, al concorso potevano aderire anche i servizi territoriali per la prevenzione, gli enti previdenziali e le altre agenzie intermediarie, i partner ufficiali della campagna. A tutti i partecipanti è stato richiesto di presentare esempi di buone pratiche con esperienze significative per prevenire attivamente i rischi della digitalizzazione nei luoghi di lavoro. La premiazione è in programma nel 2025, a conclusione delle iniziative della campagna.
Le iniziative curate dall’Istituto. Al giro di boa della campagna, a dicembre 2024, sono stati numerosi gli appuntamenti di diffusione dei temi della campagna promossi sul territorio dall’Inail, pianificati dalla Direzione centrale prevenzione in collaborazione con le direzioni regionali dell’Istituto, con i partner nazionali della campagna e con tutti gli attori e gli stakeholder locali. Tra le iniziative da segnalare, quelle che si sono svolte in Lombardia, Sicilia, Campania, Piemonte e Sardegna, in cui la partecipazione è stata numerosa e l’interesse suscitato molto alto. In particolare, il convegno su “Intelligenza artificiale e tecnologie digitali a supporto della salute e sicurezza sul lavoro”, organizzato il 26 giugno a Catania in collaborazione con la Direzione regionale Sicilia e la sede territoriale della città etnea, è stato riconosciuto come l’evento più visualizzato sul sito della campagna Eu-Osha.