Gonartrosi: benefici assicurati con infiltrazioni di loricivivint


Una terapia intra-articolare a base di iniezioni ripetute di lorecivivint (LOR) è risultata efficace per il dolore, la funzione e la struttura a 12 mesi e oltre in pazienti con gonartrosi

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Una terapia intra-articolare a base di iniezioni ripetute di lorecivivint (LOR) è risultata superiore al placebo per quanto riguarda il miglioramento del dolore, della funzione e della struttura a 12 mesi e oltre in pazienti con gonartrosi. Lo dimostrano i risultati a 3 anni di uno studio di fase 3, presentato in occasione dei lavori del congresso annuale dell’American College of Rheumatology, che quest’anno tiene i suoi lavori a Washington DC (Usa).

I risultati di questo trial confermano quelli ottenuti in altri studi ad un anno e suggeriscono che questo farmaco potrebbe avere delle chance per proporsi come primo DMOAD (farmaco modificante l’OA) disponibile nel trattamento di questi pazienti.

Razionale e obiettivi dello studio
Come è noto, la gonartrosi si associa ad  un bisogno insoddisfatto di trattamenti sicuri ed efficaci che modifichino i sintomi e la malattia.

Lorecivivint (LOR) è un farmaco sperimentale che modula la via di segnalazione Wnt, inibendo la chinasi CDC-like 2 e la chinasi 1 A. I dati preclinici relativi a questo inibitore sperimentale suggeriscono che lorecivivint avrebbe un duplice meccanismo di azione con tre effetti specifici sulla salute articolare: la condrogenesi, il rallentamento dei processi di degradazione della cartilagine e la riduzione dell’infiammazione.

Gli studi clinici finora condotti hanno documentato la capacità di questo farmaco sperimentale di migliorare i risultati riferiti dai pazienti (PRO) e di mantenere l’ampiezza dello spazio articolare mediale (JSW) radiografico rispetto al placebo (PBO), insieme ad un buon profilo di safety.

In questo studio di estensione di Fase 3 presentato al congresso (OA-07), i ricercatori hanno valutato la sicurezza e l’efficacia di LOR in termini di JSW mediale, dolore in base al punteggo WOMAC e funzionalità.
L’obiettivo di questo studio era quello di valutare l’efficacia e la sicurezza derivanti dall’impiego ripetuto e a lungo termine di LOR in pazienti con gonartrosi da moderata a grave.

Disegno dello studio
I pazienti arruolati presentavano un’OA del ginocchio avanzata (JSW mediale: 1,5-4 mm) e avevano completato lo studio OA-11 LOR, un trial di Fase 3 di un anno con iniezione singola. Alla settimana 0 dell’anno 1 di OA-07 (in cieco per i partecipanti e gli sperimentatori), i pazienti sono stati sottoposti ad un secondo trattamento intra-articolare secondo la randomizzazione originale (LOR / PBO).
Al secondo anno, tutti i partecipanti del trial (sempre in cieco rispetto al trattamento originale) sono entrati in una fase di “crossover” in aperto, venendo sottoposti ad  una terza iniezione di LOR 0,07 mg.

Risultati principali
L’analisi ha incluso 276 pazienti con un’età media di 61 ± 8,2 anni e un BMI di 31,8 ± 4,9 kg/m2. La coorte era composta per il 62,7% da donne, con il 45,3% che presentava un grado di Kellgren-Lawrence pari a 3 e un’ampiezza dello spazio articolare mediale di 2,63 ± 0,69 m. Circa i due terzi della coorte erano bilateralmente sintomatici.

I risultati della parte in cieco dello studio ad 1 anno hanno mostrato miglioramenti statisticamente significativi per lorecivivint rispetto al placebo. Ad esempio, secondo i ricercatori, il farmaco in studio ha superato il placebo relativamente al punteggio dolore WOMAC alla settimana 24 (delta = -4,52; P = 0,044) e alla settimana 48 (delta = -5,19; P = 0,029). Allo stesso modo, il punteggio WOMAC relativo alla funzione è migliorato con lorecivivint rispetto al placebo alla settimana 48 (delta = -4,86; P = 0,035).

Inoltre, i risultati della parte crossover dello studio fino al secondo anno hanno mostrato che tutti i pazienti del gruppo placebo che erano passati a lorecivivint hanno sperimentato miglioramenti sia nel dolore che nella funzione.
Al contempo, rispetto ai pazienti trattati con lorecivivint fin dall’inizio, i pazienti del braccio placebo hanno mostrato una perdita numerica dell’ampiezza dello spazio articolare 24 mesi dopo la prima iniezione. A 36 mesi, questa perdita aveva raggiunto la significatività statistica rispetto all’ultima misurazione disponibile del placebo prima del crossover, “ipotizzando: a) nessun cambiamento (delta = 0,22 mm, scenario conservativo; P = 0,001) e b) progressione (delta = 0,38 mm, scenario realistico; P < 0,001)”.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno affermato che il loro studio è il primo, a loro conoscenza, ad aver mostrato contemporaneamente benefici in termini di dolore, funzione e struttura in pazienti affetti da OA del ginocchio.

I pazienti con OA del ginocchio strutturalmente avanzata hanno mostrato un miglioramento strutturale con iniezioni multiple nell’arco di 3 anni, oltre a un miglioramento del dolore e della funzione a 6 e 12 mesi.
Inoltre, i pazienti che assumevano placebo hanno mostrato miglioramenti simili una volta passati al braccio di lorecivivint, a ulteriore conferma degli effetti benefici del trattamento.
Infine, per quanto riguarda la sicurezza, i ricercatori non hanno riportato differenze negli eventi avversi maggiori tra il gruppo di trattamento e quello placebo.

“La sicurezza di lorecivivint – aggiungono i ricercatori – è risultata in linea con quanto visto finora nel programma di sviluppo di questo farmaco sperimentale, con nessun evento avverso grave correlato a lorecivivint e un profilo generale di eventi avversi non diverso da quello del placebo”.

Pertanto alla luce di questi dati, lorecivivint potrebbe offrire una speranza ai pazienti e agli operatori che si occupano di OA del ginocchio.

Bibliografia
Yazici Y et al. Radiographic and Pain Outcomes from a Phase 3 Trial (OA-07) Evaluating the Efficacy and Safety of Repeat Lorecivivint Injections over 3 Years in Subjects with Knee OA [abstract]. Arthritis Rheumatol. 2024; 76 (suppl 9).