Capodanno in piazza Duomo a Milano: dopo i video virali, scatta l’indagine per vilipendio. Nel mirino giovani di origine marocchina, tunisina, egiziana e anche un italiano
Non è solo una guerra annunciata sui social, dove tanti esponenti politici, non solo italiani- tra cui persino Elon Musk– hanno espresso il proprio sconcerto per i video diventati virali dei festeggiamenti di Capodanno in piazza del Duomo a Milano. Protagonisti infatti erano gruppi di ragazzi, per lo più di origine nordafricana, intenti a lanciare improperi e offese all’Italia e ai rappresentanti delle forze dell’ordine. Dopo tante sollevazioni, il Viminale ha infatti annunciato di aver richiesto accertamenti in vista di una possibile denuncia in Procura, per valutare eventuali reati.
Con il risultato che una dozzina di giovani, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono stati identificati dai video postati sui social. Sono di origine marocchina, tunisina ed egiziana. ma figurerebbe anche un italiano, residente in un piccolo comune del Pavese, figlio di una donna che convive con un tunisino. Secondo indiscrezioni, proprio lui, l’italiano, il cui volto risulta coperto da un passamontagna, sarebbe quello che l’ha fatta più grossa: ovvero avrebbe insultato l’Italia e alzato il dito medio ripreso in un video poi postato su TikTok.
LE IPOTESI DI REATO: VILIPENDIO ALLA REPUBBLICA, ALLE ISTITUZIONI E ALLE FORZE ARMATE
Gli accertamenti sono affidati alla squadra Mobile e ai carabinieri del Nucleo informativo di Milano per verificare l’ipotesi dei reati di vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate. Gli identificati sono giovani che in parte gravitano nel milanese, mentre gli altri vengono dalle province di Parma, Brescia, Como, Varese, Biella e si trovavano a Milano per festeggiare il Capodanno. Alcuni di loro hanno piccoli precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
Su segnalazione politica al vaglio anche il video di un guineano che intervista alcuni ragazzi musulmani che rendono grazie ad Allah con il grido “Allah akhbar”, video poi condiviso sui social ieri sera anche dal vicepremier Matteo Salvini, che si diceva ironicamente molto colpito dal livello di integrazione raggiunta da questi giovani. Non solo: anche la Digos sta effettuando verifiche su altre immagini, riprese questa volta dalla polizia scientifica, prima della mezzanotte, in cui appaiono alcuni giovani nordafricani che hanno esposto in piazza una bandiera della Palestina e gridato cori contro Israele. Ma anche i video che riprendono azioni pericolose, come il lancio di sassi contro la polizia a San Siro e di fuochi di artificio contro vigili del fuoco impegnati a spegnere un piccolo rogo ad Abbiategrasso.