Accadde oggi: dieci anni fa l’attentato alla sede di Charlie Hebdo


L’attentato a Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015 fu rivendicato da Al-Qaeda, che lo motivò come ritorsione per caricature del profeta Maometto pubblicate dal giornale satirico

charlie hebdo

Le commemorazioni saranno “come ogni anno” caratterizzate “dalla sobrietà, in conformità con i desideri delle famiglie”: così il Comune di Parigi, poco prima dell’inizio dei momenti di raccoglimento per le vittime dell’attentato nella redazione di Charlie Hebdo del 7 gennaio 2015. La prima iniziativa è cominciata alle ore 11.30 in rue Nicolas-Appert, nell’undicesimo arrondissement, dove all’epoca si trovava la redazione del giornale satirico. Foto diffuse dai media francesi mostrano corone di fiori deposti da cittadini e rappresentanti delle istituzioni.

I FATTI

Il 7 gennaio 2015 due uomini armati, i fratelli Said Kouachi e Chérif Kouachi, fecero irruzione nella sede di Charlie mentre era in corso una riunione dei giornalisti. Dodici le vittime, sia cronisti che vignettisti, e 11 i feriti. L’attentato fu rivendicato dall’organizzazione Al-Qaeda nella penisola arabica (Aqap), che lo motivò come ritorsione per caricature del profeta Maometto pubblicate dal giornale. Durante la fuga, gli assalitori uccisero un poliziotto, Ahmed Merabet.

Nel corso della giornata le commemorazioni si sposteranno presso l’Hyper Cacher di Porte de Vincennes, un supermercato di cibo kosher che fu teatro di un altro attentato il 9 gennaio 2015. A colpire in quell’occasione fu Amedy Coulibaly, un amico dei Kouachi, che avrebbe dichiarato il proprio sostegno al gruppo Stato islamico. L’uomo uccise quattro clienti presi in ostaggi prima di essere colpito a sua volta a morte da un poliziotto. I fatti di quei giorni furono all’origine di un movimento di solidarietà e denuncia di ogni forma di terrorismo, simboleggiata dallo slogan “Je suis Charlie”, “io sono Charlie”.