Età avanzata e presenza di comorbilità: queste le caratteristiche più frequentemente riportate nei pazienti adulti con BPCO che iniziano una nuova terapia inalatoria
Età avanzata e presenza di comorbilità: queste le caratteristiche più frequentemente riportate nei pazienti adulti con BPCO che iniziano una nuova terapia inalatoria di mantenimento, stando ai risultati di uno studio presentato in occasione del meeting annuale CHEST, che si è tenuto quest’anno a Boston (Usa).
Disegno dello studio
I ricercatori hanno valutato 211.449 adulti (età media: 71 anni; 51% donne; punteggio medio di Elixhauser: 6) con BPCO che iniziavano una nuova terapia inalatoria di mantenimento. Per fare ciò, hanno fatto ricorso al database Clinformatics Data Mart di Optum, che raccoglie i dati relativi agli individui statunitensi iscritti al programma Medicare o a piani assicurativi commerciali, per ottenere una conoscenza reale delle caratteristiche demografiche e cliniche di questa popolazione.
Suddivisi in cinque fasce d’età, le percentuali più elevate di pazienti rientravano nei gruppi 60-69 anni (30%), 70-74 anni (21%) e 75 anni e oltre (36%) rispetto ai gruppi più giovani 50-59 anni (11%) e 40-49 anni (2%).
La maggior parte della coorte totale era composta da individui di etnia Caucasica (74%), con una percentuale inferiore di pazienti di etnia AfroAmericana (12%), Ispanica (7%) e Asiatica (2%).
L’86% dei pazienti del campione afferiva al programma di assistenza federale sanitaria Medicare, mentre il 14% a piani assicutativi commerciali. Quasi la metà (47%) della popolazione dello studio proveniva dal Sud degli Usa, seguita dall’Ovest (21%), dal Midwest (21%) e dal Nord-Est (12%). Il 69% della coorte asseriva di fumare tabacco.
Risultati principali
In termini di comorbilità, il 59% apparteneva al gruppo con punteggio Elixhauser che segnalava la presenza di almeno cinque comorbilità. Una percentuale minore di pazienti presentava quattro comorbilità (13%), tre comorbilità (13%), due comorbilità (11%) e una comorbilità (5%).
L’ipertensione non complicata costituiva la prima condizione di comorbidità segnalata (77%). Altre condizioni frequenti evidenziate erano rappresentate dalle aritmie cardiache (33%), dai disturbi vascolari periferici (33%), dal diabete non complicato (30%) e dalla depressione (29%).
Tra i vari trattamenti di mantenimento osservati, la combinazione iniziale di beta-2 agonista a lunga durata d’azione/corticosteroide per via inalatoria (LABA/ICS) è stata segnalata dalla percentuale più alta di pazienti (47%), nonostante le nuove raccomandazioni che ne sconsigliano l’uso.
Inoltre, il 19% ha riferito di aver iniziato a utilizzare un antagonista muscarinico a lunga durata d’azione (LAMA), il 18% ha riferito di aver iniziato a utilizzare LABA/LAMA e il 12% ha riferito di aver iniziato a utilizzare la terapia tripla LAMA/LABA/ICS in un unico inalatore.
I ricercatori hanno notato una bassa percentuale di pazienti a cui erano stati prescritti LABA (1%) o LAMA/LABA/ICS in più inalatori (3%).
Rispetto ai medici di base, agli infermieri e ad altri professionisti (classificati come “non specialisti”), gli pneumologi hanno effettutato meno prescrizioni per ogni trattamento iniziale: LABA/ICS (78% vs. 12%), LAMA (74% vs. 17%), LABA/LAMA (62% vs. 32%), LAMA/LABA/ICS in un singolo inalatore (66% vs. 27%), LABA (69% vs. 19%) e LAMA/LABA/ICS in più inalatori (64% vs. 17%).
Riassumendo
In conclusione, i dati di rimborso delle prescrizioni farmacologiche confermano che i pazienti affetti da BPCO sono più spesso anziani e con un carico significativo di comorbilità. Le malattie cardiovascolari e la depressione rimangono le condizioni di comorbilità più significative in questa popolazione di pazienti.
Ciò implica che i pazienti con BPCO presentano spesso molteplici condizioni di comorbidità che possono aumentare la complessità dell’assistenza complessiva.
Bibliografia
Tejwani V, et al. Characteristics and comorbidity burden of a treated COPD population utilizing health care claims data. Presented at: CHEST Annual Meeting; Oct. 6-9, 2024; Boston.