Nel trattamento della psoriasi da moderata a grave secukinumab ha dimostrato un alto tasso di persistenza per la prosecuzione della terapia dopo 1, 2 e 3 anni
Nel trattamento della psoriasi da moderata a grave secukinumab ha dimostrato un alto tasso di persistenza, con il 72,7%, il 51,1% e il 39,8% dei pazienti che continua il trattamento rispettivamente dopo 1, 2 e 3 anni di terapia, come evidenziato da uno studio osservazionale retrospettivo pubblicato sulla rivista Farmacia Hospitalaria.
«Il controllo a lungo termine della psoriasi da moderata a grave è stato estremamente importante nella sua gestione, consentendo il raggiungimento della remissione a lungo termine dei segni e dei sintomi della malattia in una percentuale maggiore di pazienti» hanno scritto i ricercatori. «La persistenza del trattamento (il periodo di tempo tra l’inizio della terapia e l’ultima dose somministrata) sta diventando una misura utile per valutare l’efficacia a lungo termine delle terapie in un contesto clinico reale nelle malattie croniche».
Valutazione della persistenza di secukinumab nella real life
L’obiettivo di questo studio di real life era stabilire la persistenza a lungo termine del trattamento con secukinumab in pazienti con psoriasi da moderata a grave seguiti per un periodo di 3 anni e, secondariamente, confrontare la persistenza tra i soggetti naïve o con precedente esposizione agli agenti biologici.
I ricercatori hanno analizzato pazienti con psoriasi trattati con secukinumab in 2 ospedali pubblici nella regione di Valencia, in Spagna, tra febbraio 2015 e marzo 2024. I partecipanti idonei erano soggetti adulti che avevano fallito i trattamenti con glucocorticoidi o immunosoppressori e avevano completato il trattamento con secukinumab. Le informazioni raccolte comprendevano anche dati demografici, caratteristiche cliniche, trattamenti precedenti, punteggi PASI (Psoriasis Area Severity Index), eventi avversi e cause di interruzione del trattamento.
Oltre alla persistenza e aderenza, è stata misurata la qualità della vita correlata alla salute utilizzando il Dermatology Life Quality Index (DLQI) in 6 domini relativi al benessere del paziente.
Complessivamente sono stati coinvolti 88 pazienti, il 51,1% dei quali era naïve ai biologici. Il punteggio PASI basale medio era pari a 15 e i soggetti avevano precedentemente ricevuto una media di 1,4 trattamenti biologici, più comunemente farmaci anti-TNFα (60,5%) e ustekinumab (20,9%).
La maggior parte dei pazienti continua il trattamento con secukinumab
Il trattamento con secukinumab è stato interrotto dal 38,6% dei pazienti, principalmente per via della mancanza di efficacia (21,5%), della risposta parziale (9,2%) o degli effetti avversi (7,9%). Nel complesso, la persistenza media del trattamento è stata di 61,5 mesi, lievemente maggiore nei partecipanti che avevano già assunto un biologico (63,5 mesi) rispetto a quelli naïve (54,1 mesi; P=0,804).
L’analisi ha anche mostrato tassi di persistenza del 72,7%, 51,1% e 39,8% rispettivamente a 1, 2 e 3 anni, dimostrando una sostanziale aderenza alla terapia a lungo termine.
Per quanto riguarda la risposta terapeutica, i pazienti sono stati categorizzati in base alla percentuale di miglioramento relativo rispetto al valore PASI basale. Il 19,4% dei partecipanti ha raggiunto una risposta PASI 100, seguito dal 38,9% con risposta PASI 90 e dal 59,7% con risposta PASI 75. Il punteggio DLQI è passato da 12,9 a 7,7 dopo il trattamento e il tasso medio di aderenza è stato dell’82,4%.
Tra le limitazioni della ricerca segnalate dagli autori vi sono la dimensione del campione relativamente piccola, che potrebbe aver limitato la generalizzabilità dei risultati a una popolazione di pazienti più ampia e il fatto che lo studio era soggetto a potenziali distorsioni, come il ricorso ai dati storici dei pazienti e la qualità variabile della documentazione.
Gli autori ritengono comunque che lo studio aggiunga evidenze di real-world che dimostrano la persistenza a lungo termine di secukinumab nei soggetti con psoriasi da moderata a grave. «I risultati forniscono preziose informazioni sui fattori associati alla persistenza del trattamento, inclusa la precedente esposizione a terapie biologiche» hanno concluso. «Inoltre evidenziano l’importanza dei dati sulla persistenza a lungo termine nella valutazione del rapporto costo-efficacia dei trattamenti biologici per la psoriasi».
Referenze
Borrás-Blasco J et al. Long-term persistence with secukinumab in patients with moderate-to-severe psoriasis. Farm Hosp. 2024 Nov 29:S1130-6343(24)00176-4.