È stato rilasciato dopo 5 ore l’italiano che era stato arrestato in Venezuela con l’accusa di essere parte di un complotto per rovesciare il presidente rieletto Maduro
È stato rilasciato dopo cinque ore il cittadino italiano che era stato arrestato in Venezuela perchè sospettato di attività illegali. L’uomo era stato arrestato dopo essere entrato nel paese sudamericano via terra. Il ministro degli Interni, della Giustizia e della Pace, Diosdado Cabello, ha spiegato che l’arresto è avvenuto dopo che l’uomo era stato individuato mentre attraversava la frontiera utilizzando “una strada sconnessa tra i valichi”, quelle che i venezuelani chiamano “trochas”. Insomma, un ingresso nel paese molto sospetto, che dimostrava intenzioni poco chiare.
Insieme all’italiano era stato arrestato anche un cittadino colombiano: entrambi sono stati accusati di essere “mercenari”, che avrebbero avuto un ruolo all’interno di un presunto “complotto” per rovesciare il governo del presidente Nicolas Maduro. Un’accusa che non suona nuova, da quelle parti: dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio che hanno confermato Maduro (ma l’esito è stato oggetto di contestazioni e proteste), in Venezuela sono stati arrestati 127 cittadini stranieri (svizzeri, tedeschi, americani, spagnoli, italiani, ucraini, albanesi e olandesi) che ora sono detenuti e per molti l’accusa è stata proprio quella di essere presunti mercenari. I numeri sono stati riferiti da Cabello.