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Il gioco del Lotto finisce all’asta: pubblicato l’avviso di gara

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In Gazzetta Ufficiale Europea l’avviso di gara dell’Agenzia delle Dogane per l’assegnazione della concessione del Lotto e degli altri giochi numerici a quota fissa

È stato pubblicato questa mattina in Gazzetta Ufficiale Europea l’avviso di gara dell’Agenzia delle Dogane per l’assegnazione della concessione del Lotto e degli altri giochi numerici a quota fissa. Il valore stimato della procedura – riporta Agipronews – è pari a 4,3 miliardi di euro, mentre la base d’asta è pari a 1 miliardo di euro. La selezione sarà basata su requisiti di affidabilità morale, tecnica ed economica: gli operatori interessati dovranno presentare la propria offerta entro il 17 marzo 2025.

L’aggiudicazione risponderà al criterio della candidatura economicamente più vantaggiosa, secondo un rialzo rispetto alla base d’asta. La convenzione prevede la durata di 9 anni non rinnovabile e un aggio per il concessionario pari al 6% della raccolta. Per quanto riguarda il versamento del prezzo indicato nell’offerta del concorrente risultato primo in graduatoria, sono previsti 500 milioni di euro all’atto dell’aggiudicazione, 300 milioni di euro all’atto dell’effettiva assunzione del servizio del gioco da parte dell’aggiudicatario nell’anno 2025, e nella misura residua nell’anno 2026, entro il 30 aprile. L’attuale concessionario – in scadenza alla fine di novembre – è Lottoitalia, società controllata da Igt di cui fanno parte anche Allwyn, Fit e Novomatic.

L’Agenzia Dogane e Monopoli, prosegue Agipronews, sottolinea come criterio di selezione l’obbligo di aggiornamento tecnologico, del sistema della rete e dei terminali di gioco secondo standard qualitativi che garantiscano la massima sicurezza e affidabilità. È inoltre previsto l’obbligo per il concessionario di versamento annuale all’Erario delle somme non investite, secondo il piano degli investimenti presentato. Il bando di gara è stato pubblicato con qualche giorno di ritardo rispetto alle previsioni, dato che la stazione appaltante – vale a dire l’Adm – ha dovuto correggere in extremis alcuni dettagli del testo per rendere quest’ultimo totalmente aderente alle prescrizioni contenute nel decreto legislativo n.209, pubblicato il 31 dicembre 2024 in Gazzetta Ufficiale, che contiene ‘Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici’.

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