Il dolore neuropatico è comune tra i pazienti con spondiloartrite (SpA), evidenziando la necessità di una diagnosi accurata e di strategie terapeutiche personalizzate
Il dolore neuropatico è comune tra i pazienti con spondiloartrite (SpA), evidenziando la necessità di una diagnosi accurata e di strategie terapeutiche personalizzate, secondo uno studio pubblicato su Seminars in Arthritis and Rheumatism.
Complessivamente, il 22,2% dei pazienti ha mostrato un’alta probabilità di soffrire di dolore neuropatico, basandosi sui punteggi del questionario PainDETECT (PD-Q).
I ricercatori hanno condotto uno studio trasversale su pazienti con SpA provenienti da due centri di reumatologia terziaria in Italia, Bari e Roma, con l’obiettivo di valutare prevalenza, caratteristiche e fattori di rischio per il dolore neuropatico nei sottotipi di SpA, tra cui SpA assiale (axSpA), SpA periferica indifferenziata e artrite psoriasica (PsA).
Il dolore neuropatico è stato misurato attraverso il PD-Q (range: 0-38) e l’Neuropathic Pain Symptom Inventory (NPSI; range: 0-100). È stata valutata la relazione tra questi punteggi e gli indici di attività della malattia: Disease Activity Index for Psoriatic Arthritis (DAPSA) e Ankylosing Spondylitis Disease Activity Score con proteina C-reattiva (ASDAS-CRP).
Il campione includeva 177 pazienti, equamente distribuiti tra donne (49,7%) e uomini (50,3%), con un’età media di 55,3 anni e un BMI medio di 26,7 kg/m². Il 19,1% dei pazienti era obeso (BMI ≥30 kg/m²). Comorbilità comuni includevano diabete (8,5%), malattie discali (29,4%) e fibromialgia (13%).
Il coinvolgimento delle articolazioni periferiche era presente nel 62,7% dei pazienti, mentre il 51,4% era affetto da PsA e il 37,3% da axSpA. La durata media della malattia era di 154,1 mesi.
I punteggi medi di NPSI e PD-Q per l’intero gruppo erano rispettivamente 24,3 e 11,5. Complessivamente, il 22,2% dei pazienti aveva punteggi PD-Q ≥19, indicando un’alta probabilità di dolore neuropatico, mentre il 64,9% aveva punteggi PD-Q ≤12, suggerendo che il dolore neuropatico non contribuiva significativamente alla loro esperienza complessiva di dolore.
L’analisi dei sottogruppi ha mostrato che pazienti con obesità o fibromialgia, donne e coloro che assumevano terapie biologiche di seconda linea riportavano punteggi di dolore neuropatico significativamente più alti. Tra i pazienti con PsA, si sono riscontrate correlazioni positive moderate tra l’attività della malattia (DAPSA) e i punteggi di dolore neuropatico (PD-Q: r=0,53; NPSI: r=0,46; entrambi p<0.0001).
Per i pazienti con axSpA, i punteggi ASDAS-CRP erano moderatamente correlati ai punteggi PD-Q (r=0,47; p<0.0001) e NPSI totali (r=0,42; p<0.01). Risultati simili si sono osservati nel gruppo con coinvolgimento articolare periferico per entrambi gli indici di dolore (PD-Q: r=0,56; p<0.0001; NPSI: r=0,48; p<0.0001).
Le analisi di regressione multivariata hanno evidenziato che il dolore neuropatico era un predittore significativo dell’attività della malattia in tutti i sottogruppi di SpA.
Le limitazioni dello studio includono l’impossibilità di stabilire relazioni causali, la dimensione ridotta del campione e un possibile bias di selezione.
Il dolore neuropatico è diffuso tra i pazienti con spondiloartrite (SpA) ed è strettamente associato alla valutazione dell’attività della malattia e alla sua gestione. Questo studio sottolinea l’importanza di integrare la valutazione del dolore neuropatico nella pratica clinica per personalizzare i percorsi terapeutici e migliorare significativamente gli esiti per i pazienti.
I ricercatori hanno sottolineato l’importanza di approcci terapeutici differenziati, poiché il dolore neuropatico e quello infiammatorio richiedono interventi distinti.
Giuseppe Lopalco et al., Neuropathic pain in spondyloarthritis: Decoding its prevalence, risk factors, and impact on disease activity. Semin Arthritis Rheum. 2024 Dec:69:152557. doi: 10.1016/j.semarthrit.2024.152557. Epub 2024 Sep 27.
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