La formulazione intratecale di Zolgensma, somministrata direttamente nel liquido spinale, potrebbe consentire l’accesso alla terapia a pazienti tra i 2 e i 18 anni
Novartis ha compiuto un passo significativo verso l’espansione del trattamento dell’atrofia muscolare spinale (SMA), presentando risultati positivi dallo studio di Fase III STEER condotto con la la formulazione intratecale di Zolgensma (onasemnogene abeparvovec). Questa nuova versione, somministrata direttamente nel liquido spinale (OAV101 IT), potrebbe consentire l’accesso alla terapia a pazienti tra i 2 e i 18 anni, superando l’attuale limite d’età fissato a due anni.
Risultati dello studio STEER: un trattamento innovativo per la SMA di Tipo 2
Lo studio STEER ha coinvolto pazienti con SMA di Tipo 2, capaci di stare seduti ma mai di camminare autonomamente. La formulazione intratecale ha dimostrato di migliorare significativamente la funzione motoria rispetto al placebo, misurata attraverso la scala Hammersmith Functional Motor Scale – Expanded (HFMSE).
Gli eventi avversi più comuni osservati sono stati infezioni delle vie respiratorie superiori, febbre e vomito, ma il profilo di sicurezza complessivo è stato definito favorevole, con tassi di eventi avversi simili tra i gruppi trattati e di controllo.
Secondo Novartis, i dati di STEER confermano un bilancio rischio-beneficio positivo per OAV101 IT, ponendo solide basi per una futura approvazione regolatoria. I risultati completi dello studio saranno presentati durante un congresso medico nel 2025.
Sfide e opportunità nel contesto competitivo della SMA
Zolgensma, approvato per la prima volta dalla Fda nel 2019 come trattamento intravenoso monodose per neonati con mutazioni bi-alleliche nel gene SMN1, si posiziona ora per competere direttamente con terapie consolidate per la Sma. Tra queste, Spinraza (nusinersen) di Biogen e Evrysdi (risdiplam) di Roche, entrambi rivolti a pazienti più grandi, rappresentano i principali rivali di mercato.
Un ulteriore concorrente emergente è apitegromab, un anticorpo monoclonale sviluppato da Scholar Rock, che ha recentemente ottenuto risultati positivi in uno studio di Fase III. Questo farmaco si basa su un meccanismo d’azione innovativo che inibisce l’attivazione della miostatina, potenzialmente migliorando la forza muscolare nei pazienti SMA.
Risoluzione dei problemi regolatori e dati di supporto precedenti
Lo sviluppo di OAV101 IT non è stato privo di ostacoli. Nel 2019, la Fda aveva imposto una sospensione parziale alla somministrazione intratecale di Zolgensma, a causa di preoccupazioni legate all’infiammazione del ganglio della radice dorsale osservata negli studi preclinici. Tuttavia, il blocco è stato rimosso nel 2021, dopo che Novartis ha fornito dati aggiuntivi di tossicologia non clinica che hanno soddisfatto i requisiti regolatori.
I risultati dello studio STEER si aggiungono alle evidenze già raccolte nello studio STRONG di Fase I/II, che aveva dimostrato miglioramenti clinicamente significativi nei punteggi HFMSE in pazienti tra i 2 e i 5 anni. Questo rafforza ulteriormente la posizione di Zolgensma come opzione terapeutica per una gamma più ampia di pazienti con SMA.