Il caso Ramy e il legame tra mafia e tifo a “Lo stato delle cose” oggi su Rai 3


Stasera su Rai 3 torna il programma “Lo Stato delle cose” con Massimo Giletti. Tra i temi, il caso Ramy e il legame tra mafia e tifo

giletti

Dopo la pausa natalizia, torna Massimo Giletti con “Lo Stato delle Cose” lunedì 13 gennaio alle 21.20 su Rai 3. Michele Santoro parlerà delle grandi questioni politiche, economiche e sociali. Spazio poi alla stretta attualità: il caso Ramy continua a dividere l’opinione pubblica e ad animare scontri di piazza in varie città italiane. Ne parleranno il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, la senatrice di Avs Ilaria Cucchi, il giornalista Francesco Storace e l’europarlamentare del Pd Alessandra Moretti. Continua la saga di Vittorio Sgarbi e dei suoi quadri: questa volta protagonista è un nuovo dipinto, il “Martirio di San Sebastiano”, esposto fino a pochi giorni fa ad Agrigento e che l’ex sottosegretario attribuisce al grande artista italiano Pietro Vannucci detto il Perugino.

Alcuni esperti, però, dissentono e attribuiscono il quadro ad un pittore coevo dell’artista umbro. Anche in questo caso la vicenda si tinge di giallo: chi ha davvero realizzato il quadro che Sgarbi sostiene sia del Perugino e presenta come tale? Thomas Mackinson cercherà insieme agli esperti di trovare le risposte.

Prosegue poi l’inchiesta sul patronato della Cgil, l’Inca. Alessio Lasta aveva scoperto che in alcune sedi estere del patronato non venivano rispettate le regole. Adesso un documento ufficiale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mostra nero su bianco le irregolarità commesse nella sede di NY: quasi tutte le pratiche erano irregolari e dunque nulle. Sotto i riflettori, in questa puntata, anche il patronato della Cisl, l’Inas.

Si aggiunge un nuovo capitolo all’inchiesta sulle curve di Inter e Milan, che “Lo Stato delle Cose” segue fin dall’inizio. Dalla Calabria, da un piccolo paese di 2 mila anime in provincia di Vibo Valentia, parte il viaggio di Antonio Bellocco, rampollo di una potente famiglia di ‘ndrangheta, che arriva a Milano salendo fino ai vertici della curva Nord. Le persone che lo hanno “raccomandato” sono due amici dell’altro capo ultras oggi in carcere: Marco Ferdico. Un vero e proprio puzzle di intrecci che legherebbe mafia calabrese e curve.