Stefano Pilia presenta il brano “Lacinia Off Axis”


Lacinia Off Axis, eseguito dall’ensemble Concordanze, è il brano di presentazione di Lacinia, un nuovo e importante ciclo di composizioni di Stefano Pilia

stefano pilia

Lacinia Off Axis, eseguito dall’ensemble Concordanze, è il brano di presentazione di Lacinia, un nuovo e importante ciclo di composizioni di Stefano Pilia, che continua ed espande la poetica e l’idea compositiva aperta dal compositore e chitarrista genovese con il precedente Spiralis Aurea. Il doppio album edito da Die Schachtel nel 2022 è stato uno dei lavori recenti più apprezzati dalla critica musicale italiana e internazionale, eseguito in oltre 30 concerti tra Italia ed Europa, oltre a risultare in un caso discografico che ha pochi precedenti nell’ambito della musica contemporanea cosiddetta “sperimentale”, aprendo il genere a nuovi pubblici intergenerazionali.

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Lacinia (“merletto, pizzo” in latino) prosegue l’indagine di Pilia della dimensione del metafisico, dello spirituale e del divino attraverso il numero, la geometria e la realizzazione di forme ed architetture tonali con proprietà simili ed isomorfe a quelle forme archetipiche e immutabili che rappresentano il punto di intersezione tra il regno astratto della matematica e le strutture reali del mondo fisico.

Il risultato è una musica “trascendente” in profonda risonanza con le opere di compositori quali Arvo Pärt, LaMonteYoung, Pauline Oliveros, Eliane Radigue, Krzysztof Penderecki e Sarah Davachi tra i contemporanei. Le composizioni di Lacinia si sviluppano in una serie di meditazioni sonore che stimolano l’ascolto attivo, evocano echi di antica musica liturgica e devozionale (Gesualdo da Venosa, Monteverdi, John Dowland) attraverso una ricercata intersezione tra processo acustico ed elettroacustico, drone e musica da camera, usando il letterale e l’astratto alla ricerca di un ordine e di un senso più alto all’interno di un mondo caotico ed incerto.

Sia per quanto riguarda la forma dei brani singoli sia per l’intera opera, l’idea di Lacinia è quella di definire un tragitto circolare (una sorta di “merletto rizomatico”) dove inizio e fine si toccano suggerendo l’idea di un tempo non solo lineare ma anche ciclico e rituale, eterno ritorno, un processo della trasformazione dove la materia muta, il suo stato muta ma senza che ne vari l’invisibile principio di mutazione interno. L’energia della trasformazione è canalizzata attraverso scalini, gradi, quanti energetici in un progredire di numeri interi archetipi e creazione trascendente.

Come il precedente Spiralis Aurea anche Lacinia presenta composizioni per organico variabile, spesso eseguite e registrate in diverse modalità nella versione discografica (quartetto d’archi, synth ed archi, corni ed organo, strumentazione elettroacustiche varie e percussioni) e poi restituite dal vivo in versioni e formazioni differenti (dal duo al trio chitarristico, al quartetto per chitarre e celli, versioni elettroacustiche e orchestra d’archi).

Nei prossimi mesi Lacinia verrà presentato dal vivo in varie location e differenti versioni:

il brano Cadux / plectere I, scritto e realizzato per il flautista Manuel Zurria, verrà eseguito in prima assoluta il 17 novembre presso il museo della fotografia di Mestre dallo stesso Zurria. Lo “Spiralis Aurea trio” – costituito da Giuseppe Franchellucci e Mattia Cipolli ai violoncelli e dallo stesso Stefano Pilia alla chitarra elettrica ed elettronica – presenterà dal vivo ulteriori composizioni di Lacinia con il sostegno di Suner Arci ed Emilia Romagna music Commission.