Il meteo ha un impatto minimo sull’artrite psoriasica


Secondo uno studio, i fattori meteorologici possono essere responsabili di meno dell’1% della variazione degli outcome riferiti dai pazienti (PRO) affetti da artrite psoriasica

Artrite psoriasica: secondo un nuovo studio le articolazioni tumefatte sono l'indicatore migliore di sinovite rispetto a quelle che provocano dolore

Secondo i risultati di uno studio pubblicato su The Journal of Rheumatology, i fattori meteorologici possono essere responsabili di meno dell’1% della variazione degli outcome riferiti dai pazienti (PRO) affetti da artrite psoriasica (PsA), ridimensionando la portata di osservazioni precedenti in letteratura.

Razionale e disegno dello studio
I pazienti affetti da malattie infiammatorie articolari, come l’artrite psoriasica (PsA), sono soliti riportare variazioni della sintomatologia legate al meteo. L’ obiettivo dello studio è stato quello di indagare la correlazione tra le variazioni meteorologiche, l’attività di malattia (DA) e gli outcome riferiti dai pazienti (PRO) con PsA.

I dati utilizzati per questo provengono dal registro clinico Rhumadata, che contiene informazioni raccolte tra il 2015 e il 2020 da oltre 7000 pazienti con malattie infiammatorie in Quebec, Canada. I dati meteorologici sono stati raccolti e abbinati alle valutazioni dell’attività della malattia e ai PRO completati in quel periodo.

Tra gli 858 pazienti con PsA inclusi nello studio, l’età media era di 53,9 anni, il 47,1% erano donne e la durata media della malattia era di 9,1 anni. I pazienti erano stati sottoposti, in media, a 10,1 valutazioni dell’attività di malattia e dei PRO. I DMARDcs erano stati prescritti frequentemente (46,2%), mentre tra le comorbilità maggiormente riscontrate vi erano l’ ipertensione (16,8%), il diabete (5,4%) e le malattie polmonari (3,5%).

Risultati principali
Dai dati è effettivamente emersa l’esistenza di differenze stagionali relativamente all’attività di malattia e ai PRO osservati. Nello specifico, i punteggi CDAI e SDAI di attività di malattia erano più bassi in inverno (CDAI medio: 8,2; SDAI medio: 8,6) rispetto all’estate (CDAI medio: 8,8; SDAI medio: 9,5).

Durante l’estate, le temperature medie giornaliere erano leggermente correlate negativamente con i punteggi della valutazione globale del paziente (r = -0,06), con la fatigue (r = -0,08) e con i punteggi dell’Health Assessment Questionnaire-Disability Index (r = -0,04). Al contrario, i punteggi della valutazione globale del medico hanno mostrato una correlazione positiva con le temperature medie giornaliere (r = 0,06) e le variazioni di temperatura giornaliere (r = 0,05).

Durante l’inverno, le temperature medie giornaliere erano correlate positivamente con la fatigue (r = 0,06), il dolore (r = 0,04) e i punteggi BASDAI (r = 0,04). Gli aggiustamenti dei farmaci tra le stagioni sono stati rari.
Inoltre, le differenze di pressione atmosferica erano correlate negativamente con la fatigue (r = -0,04), il dolore (r = -0,06), i punteggi del Bath Ankylosing Spondylitis Disease Activity Index (BASDAI) (r = -0,05) e i punteggi del Bath Ankylosing Spondylitis Functional Index (r = -0,06).

Eppure, nonostante tutte queste associazioni osservate, i fattori meteorologici hanno spiegato meno dell’1% della variazione dei PRO. I valori del coefficiente di correlazione di Pearson non superavano lo 0,7 e quindi non indicavano il raggiungimento della significatività clinica.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso, tra i limiti metodologici dello studio, il ricorso ad  una raccolta dati retrospettiva. Inoltre, i dati meteorologici sono stati raccolti solo da località specifiche, non è stato determinato il livello di esposizione all’aperto di ciascun paziente e non sono state riportate le abitudini di abbigliamento e l’esposizione all’aria condizionata.

Ciò premesso “…lo studio suggerisce che i fattori legati alle condizioni atmosferiche giocano un ruolo limitato a livello di gruppo di pazienti nella variabilità dei sintomi della PsA e che altri fattori possono essere più influenti. Tuttavia, a livello individuale, alcuni pazienti potrebbero subire un impatto più significativo dai fattori legati al clima”, hanno concluso gli autori del lavoro”.

Bibliografia
Joly-Chevrier M, Coupal L, Choquette Sauvageau L, Movahedi M, Choquette D. A real-world analysis of weather variation on disease activity and patient-reported outcomes in psoriatic arthritis. J Rheumatol. Published online October 15, 2024. doi:10.3899/jrheum.2024-0520
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