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In un anno più di mille casi di morbillo in Italia: il 90% bimbi non vaccinati

Il morbillo che uccide: oltre 140 mila morti nel 2018, mentre aumentano i casi in tutto il mondo secondo le nuove stime di OMS e CDC

Nel 2024 oltre 1.000 casi di morbillo in Italia, Iss: “Il 90% non vaccinati”. Più colpita la fascia 0-4 anni, 50 casi in neonati

In un anno i casi in Italia di Morbillo hanno superato quota mille. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024 infatti, sono stati notificati 1045 casi di morbillo, di cui 53 nel mese di novembre 2024, numero in aumento rispetto al mese precedente. È quanto emerge dal numero di gennaio 2025 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News curato dalla sorveglianza epidemiologica nazionale del morbillo e della rosolia.

“È TREND EUROPEO”

“L’aumento dei casi nel 2024 è significativo, e riflette quello registrato in tutta Europa e segnalato più volte dall’Ecdc- afferma Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss-. Il morbillo può essere potenzialmente pericoloso, specie per i più piccoli, ma le sue complicanze possono essere molto gravi anche per gli adulti. Il vaccino, che è sicuro ed efficace, rimane lo strumento principale a disposizione per contrastare questa malattia”.

L’INCIDENZA MAGGIORE NELLA FASCIA 0-4 ANNI, 50 CASI DI NEONATI

Nel 2024 diciotto Regioni/Ppaa hanno segnalato casi, di cui otto (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) hanno segnalato complessivamente l’85,1% dei casi (889/1.045). L’incidenza più elevata è stata osservata nella P.A. di Bolzano (67,0/milione abitanti) seguita dalla Sicilia (37,3/milione), dall’Abruzzo (37,0/milione), dal Lazio (35,0/milione), dall’Emilia-Romagna (31,6/milione) e dalla Liguria (29,2/milione). A livello nazionale, l’incidenza nel periodo è stata pari a 17,7 casi per milione di abitanti.
Sempre nell’intero 2024 l’età mediana dei casi segnalati è pari a 30 anni (range: 0 – 73 anni). Oltre la metà dei casi (51,7%) ha un’età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 23,7% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni (79,0 casi per milione). Sono stati segnalati 50 casi in bambini con meno di un anno di età (126,9 casi per milione).

“IL 90% DEI CONTAGIATI NON VACCINATI, UN CASO SU TRE CON COMPLICANZE

Lo stato vaccinale è noto per 975 casi dei 1.045 segnalati (93,3%), di cui 878 casi (90,1%) erano non vaccinati al momento del contagio, 57 casi (5,8%) erano vaccinati con una sola dose e 33 casi (3,4%) erano vaccinati con due dosi. Per i rimanenti 7 casi (0,7%) non era noto il numero di dosi effettuate. Circa un terzo dei casi (n=362; 34,6%) ha riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi (n=156) e polmonite (n=114). È stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 49,5% dei casi (517/1.045) viene riportato un ricovero ospedaliero e per un ulteriore 18,8% (196 casi) una visita in Pronto Soccorso.

LA TRASMISSIONE

L’informazione sull’ambito di trasmissione è nota per il 42,0% dei casi segnalati (439/1.045). La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito familiare (n=178; 40,5%). Novantacinque casi (21,6%) si sono verificati a seguito di trasmissione in ambito sanitario (nosocomiale o ambulatorio medico), 74 (16,9%) casi durante viaggi internazionali, 45 (10,3%) hanno acquisito l’infezione in ambito lavorativo (non medico) e 26 (5,9%) casi in ambito scolastico. Tra i casi segnalati, 78 sono operatori sanitari, di cui 58 non vaccinati, 15 vaccinati (9 casi con due dosi, 4 con una sola dose, 2 non noto il numero delle dosi effettuate). Il 52,1% dei casi di morbillo confermati in laboratorio sono stati genotipizzati (545/1.045) e mostrano la seguente distribuzione: 523 casi con genotipo D8, 22 casi con B3.
Nello stesso periodo in esame sono stati segnalati anche 2 casi di rosolia, classificati come possibili.
La sorveglianza è coordinata dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici e il Laboratorio Nazionale di riferimento per il Morbillo e la Rosolia con il contributo della rete nazionale di Laboratori Regionali di Riferimento (MoRoNet).

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).

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