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Linfoma diffuso a grandi cellule B: CAR-T rapcabtagene autoceucel efficaci

Linfoma, epcoritamab

In pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ricaduto o refrattario la terapia a base di cellule CAR-T rapcabtagene autoceucel produce risposte durature

In pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ricaduto o refrattario la terapia a base di cellule CAR-T rapcabtagene autoceucel produce risposte durature, con un profilo di sicurezza accettabile. Sono gli ultimi incoraggianti risultati di uno studio di fase 2, tuttora in corso, presentati all’ultimo convegno dell’American Society Association (ASH), svoltosi a San Diego.

La durata mediana della risposta è risultata di 15,2 mesi nel complesso, mentre non è stata raggiunta nei pazienti che hanno avuto una risposta completa al trattamento.

Rapcabtagene autoleucel è una terapia di nuova generazione a base di cellule CAR-T anti-CD19, prodotte con una piattaforma in grado di preservare la staminalità delle cellule T.

Lo studio
Peter A. Riedell, della Chicago University, ha presentato i dati dello studio (NCT03960840), ottenuti in 63 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ricaduto o refrattario. I partecipanti avevano un’età mediana al basale di 64 anni (range: 26-81), il 54% presentava un punteggio dell’indice prognostico internazionale (IPI) inferiore a 3 e il 20,6% era risultato refrattario a tutte le precedenti linee di terapia.

I pazienti sono stati sottoposti a linfodeplezione con fludarabina e ciclofosfamide a due dosi diverse, seguita dall’infusione di rapcabtagene autoleucel alla dose di 12,5 x 106 cellule CAR-T.
La maggior parte dei pazienti (il 60,3%) è stata sottoposta anche a una chemioterapia ponte prima dell’infusione, per tenere sotto controllo la malattia.

Risposte promettenti
Per i 60 pazienti in cui si è potuta valutare l’efficacia il follow-up mediano è stato di 16,4 mesi. Il tasso di risposta obbiettiva (ORR) è risultato dell’88,3%, con un tasso di risposta completa del 65%. I tassi di risposta completa a 3, 6 e 12 mesi sono risultati rispettivamente del 54,5%, 56,8% e 47,4%.

La durata mediana della risposta è risultata di 15,2 mesi nell’intera popolazione analizzata, ma non è stata raggiunta nei pazienti che hanno avuto una risposta completa come migliore risposta.

La mediana della sopravvivenza libera da progressione (PFS) è risultata complessivamente di 11,9 mesi e non è stata raggiunta nei pazienti che a 3 mesi dall’infusione erano in remissione completa, mentre i tassi di PFS a 12 mesi sono risultati rispettivamente del 48,2% e 79,3%.

La mediana della sopravvivenza globale (OS) non è stata raggiunta né nell’intera coorte né tra i pazienti in risposta completa a 3 mesi e i tassi di OS a 12 mesi sono risultati rispettivamente dell’83% e 100%.

Sicurezza accettabile
Il tasso di eventi avversi di tutti i gradi è risultato del 98,4% e per gli eventi di grado 3 o superiore dell’84,1%. Gli eventi avversi più comuni sono stati neutropenia (65,1%), anemia (50,8%), infezioni (49,2%), trombocitopenia (33,3%) e linfopenia (17,5%).

La sindrome da rilascio di citochine (CRS) si è verificata in 28 pazienti (44,4%), mentre cinque pazienti (7,9%) hanno sviluppato una tossicità neurologica (sindrome da neurotossicità associata alle cellule effettrici immunitarie, ICANS).

In totale, si sono verificati 12 decessi durante lo studio: sei dovuti alla progressione della malattia e sei causati da eventi avversi, fra cui malattia da COVID-19 (due casi), insufficienza respiratoria acuta (un caso), emorragia intestinale (un caso), shock settico (un caso) e sindrome da lisi tumorale (un caso).

Bibliografia
P.A. Riedell, et al. Rapcabtagene autoleucel (YTB323) in patients (pts) with relapsed/refractory diffuse large B-cell lymphoma (R/R DLBCL): Phase II trial clinical update. ASH 2024; abstract 67. leggi

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